"La spada di Damocle per il 2024 è il ritorno alle regole originarie del Patto di stabilità. In una fase di crisi economica e industriale ritengo impossibile portare i bilanci degli Stati al rispetto dei parametri ordinari. Bisogna cambiare la natura della discussione: il mondo è cambiato". Lo dice in un'intervista a La Repubblica il ministro della Difesa Guido Crosetto, parlando della revisione delle regole fiscali europee.
"Il tema non è il valore del deficit da rispettare, ma il futuro dell'Europa - spiega -. Sono in corso enormi cambiamenti: la transizione ecologica, la carenza di materie prime e l'avanzamento dei Brics impongono la ridefinizione dei parametri del Patto di stabilità dal puro ragionamento tecnico. Serve una visione di politica macroeconomica che guardi almeno ai prossimi 10-15 anni".
Serve "un mix di soluzioni. Se vogliamo attrarre investimenti in alcuni settori fondamentali per il futuro dell'Europa, come la transizione industriale e digitale o altra spese, allora dobbiamo escludere questi investimenti dal Patto di stabilità". Serve "un approccio da statisti, non da miopi". Per quanto riguarda la manovra, "sui giornali leggo calcoli fatti sul Def, che contano un ammanco di 20 miliardi, ma la manovra si fa sulla Nota di aggiornamento al Def. Attenderei quella per capire le effettive esigenze di politica economica".
Il punto "è concentrarsi non solo sulle risorse da trovare: l'azione di governo deve guardare alla costruzione di un humus economico per spingere gli investimenti e far crescere il Pil". Non bisogna puntare "solo sulla spesa pubblica, ma aumentare la ricchezza privata. Le manovre non sono un'operazione di cassa". In una fase "di crisi economica e sociale, come quella che questo governo si trova a gestire, il primo dovere è mettere in sicurezza la parte del Paese che rischia di morire. Se non ho soldi per tutti - sottolinea - e ho una famiglia con cinque figli scelgo di aiutare il più debole".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA