Ha preso ufficialmente il via il lavoro di Enrico Letta per redigere un rapporto di alto livello, commissionata dall'Ue, che delinei il rilancio del mercato unico del futuro. Giunto in mattinata nella capitale belga, l'ex premier italiano, oggi presidente dell'Istituto Jacques Delors, nel primo pomeriggio ha incontrato il commissario europeo per il Mercato interno, il francese Thierry Breton. Uno scambio "fruttuoso" sul "mercato digitale europeo" e "sulla dimensione geopolitica e di sicurezza del mercato interno", ha fatto sapere lo stesso Letta in un messaggio su X.
Il fitto giro di colloqui è proseguito per l'intera giornata con diversi scambi con i tecnici dell'esecutivo Ue.
L'ex segretario del Pd è stato impegnato al Parlamento europeo in due audizioni pubbliche davanti alle commissioni Mercato interno e Lavoro. L'attività di Letta proseguirà nei prossimi mesi fino alla presentazione del rapporto, prevista a marzo, durante la presidenza di turno belga dell'Ue e a pochi mesi dalle Europee del giugno 2024.
"Non rappresento nessuno, né Paesi ne partiti, sarò indipendente", ha detto durante la presentazione del suo incarico Ue per la redazione di uno studio sul mercato unico europeo. "Voglio lavorare sulla necessità di completare il mercato unico, so che è un sforzo enorme, ma in mercato unico va migliorato e approfondirlo", ha spiegato Letta. "Dobbiamo inoltre dare un attenzione speciale alla dimensione geostrategica del mercato interno che è uno dei più potenti asset in mano all'Unione europea", ha concluso Letta.
"Tra qualche giorno sarà il decimo anniversario della tragedia di Lampedusa, la mia mente va a quelle immagini, a quella sequenza di vite spezzate che da allora ci ha accompagnato negli ultimi dieci anni e che deve assolutamente finire", ha aggiunto Letta a margine dell'audizione in commissione interpellato dai giornalisti fuori dall'Aula sull'emergenza accoglienza a Lampedusa.
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