BRUXELLES - La Commissione europea ha lanciato un database sulla trasparenza delle piattaforme online attive nell'Ue, in base al Digital service act, che raccoglierà le motivazioni dei fornitori di servizi per limitare o rimuovere l'accesso a determinati contenuti. Sarà, ha spiegato l'esecutivo blustellato, di un archivio normativo con i dati sulle decisioni relative alla moderazione dei contenuti. Attualmente solo le piattaforme online molto grandi devono già inviare dati al database per essere in regola con il Dsa. Dal 17 febbraio 2024 tutti i fornitori di piattaforme online, ad eccezione delle micro e piccole imprese, dovranno fornire dati sulle loro decisioni di moderazione dei contenuti. Grazie al Transparency Database gli utenti possono visualizzare statistiche riepilogative (attualmente in versione beta), ricercare specifiche motivazioni e scaricare dati. La Commissione aggiungerà nuove funzionalità di analisi e visualizzazione nei prossimi mesi.
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