BRUXELLES - Sulla diffusione online dei contenuti su uccisioni o rapimenti di Hamas in Israele l'Ue "sta applicando la Digital service act", la legge europea contro i contenuti illegali e la disinformazione online. "Non si tratta di censura. Si tratta di garantire che le grandi piattaforme digitali svolgano il loro ruolo. E il loro ruolo e le loro responsabilità sono esplicitati molto chiaramente in questa legislazione". Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer nel briefing quotidiano. La Dsa garantisce che più grande è una piattaforma, maggiore è la responsabilità nella lotta contro incitamento all'odio e disinformazione".
E dopo X e Meta, Bruxelles mette in guardia anche TikTok sulla disinformazione e i contenuti illegali apparsi sulla piattaforma a seguito dell'attacco di Hamas in Israele. In una lettera indirizzata al ceo del social cinese, Shou Zi Chew, il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, avverte che "TikTok ha l'obbligo particolare di proteggere i bambini e gli adolescenti dai contenuti violenti e dalla propaganda terroristica", facendo riferimento a video che "raffigurano la presa di ostaggi". La piattaforma ha ora 24 ore per rispondere alle contestazioni Ue illustrando la sua strategia per frenare la disinformazione.
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