BRUXELLES, 13 OTT - Il negoziato Ue sulle case green procede all'insegna della flessibilità invocata dagli Stati membri. E' quanto apprende ANSA da fonti vicine al dossier. Serve ancora una riunione dei negoziatori, che dovrebbe avere luogo a dicembre, per finalizzare il testo. Se non ci fossero modifiche, gli Stati membri otterrebbero molto margine per l'applicazione della direttiva. Ad essi spetterà elaborare un piano entro il 2050 con target di riduzione dei consumi di energia. L'armonizzazione delle certificazioni energetiche a livello Ue è stata rimossa. Anche su questo aspetto gli Stati membri dovrebbero avere carta bianca. Restano da definire questioni come il meccanismo dei "mutui green" e l'obbligo di installare pannelli solari sugli edifici pubblici e non residenziali. Gli obblighi per l'installazione di colonnine di ricarica nei parcheggi per gli edifici residenziali esistenti sono stati cancellati.
Dovrebbe svolgersi a dicembre il prossimo e ultimo round negoziale sulla nuova direttiva per l'efficienza energetica degli edifici tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue. Lo apprende ANSA da fonti vicine al dossier. I rappresentanti delle istituzioni europee hanno negoziato per nove ore la notte scorsa, facendo progressi sulla parte più controversa della direttiva, quella relativa ai target e delle tappe con cui rendere più efficienti le abitazioni. Secondo quanto si è appreso, si sono fatti passi in avanti verso l'impostazione più flessibile sostenuta dal Consiglio Ue
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