BRUXELLES, 10 NOV - I difensori civici di Lazio, Toscana e Emilia Romagna hanno partecipato tra il 9 e 10 Novembre alla Conferenza della Rete europea dei difensori civici 2023 al Parlamento europeo, per ribadire che in Italia, anche se poco conosciuta, la difesa civica esiste e necessita di una dimensione nazionale. Quella del difensore civico è una figura, riconosciuta dalle Nazioni Unite, al servizio del cittadino, che ha lo scopo di rispondere alle richieste irrisolte con qualsiasi tipo di servizio pubblico. In altri paesi europei la figura corrisponde anche alla funzione di "commissario dei diritti umani", con l'obiettivo di tutelare e promuovere i diritti umani nel proprio paese. L'Italia invece, è l'unica nazione, insieme alla Germania, in cui la difesa civica è organizzata su base regionale. "Siamo un'anomalia tutta europea" ha commentato a proposito Marino Fardelli, difensore cittadino della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province Autonome italiane. All'evento annuale hanno partecipato nella delegazione italiana anche l'avvocato Guido Giusti, neo-eletto difensore civico della Regione Emilia Romagna e l'onorevole avvocato Lucia Annibali, difensore civico della Regione Toscana. L'obiettivo dell'incontro è stato anche quello di sottolineare l'importanza di alcuni valori, ha ricordato Annibali, dichiarando che porterà questa esperienza nella sua regione, la Toscana, e che lavorerà in nome della "buona amministrazione, dell'etica della Pubblica Amministrazione, in trasparenza e correttezza, per far si che i cittadini si fidino".
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