BRUXELLES - La Commissione europea ha valutato positivamente il piano di ripresa e resilienza modificato dell'Ungheria, che include un capitolo RepowerEU. Il piano ha ora un valore di 10,4 miliardi di euro, di cui 6,5 miliardi in sovvenzioni e 3,9 miliardi in prestiti, e copre 67 riforme e 47 investimenti. Lo comunica l'esecutivo comunitario in una nota.
Il Consiglio avrà quattro settimane di tempo per approvare la valutazione della Commissione, aprendo così la strada a 0,9 miliardi di prefinanziamento dei fondi Repower. Le 27 'pietre miliari' poste a condizione per l'esborso dei finanziamenti, volte a garantire la tutela degli interessi finanziari dell'Ue e a rafforzare l'indipendenza giudiziaria, restano invariate.
Il piano modificato si concentra fortemente sulla transizione verde, destinando il 67,1% dei fondi disponibili a misure che sostengono gli obiettivi climatici. Un'ampia gamma di misure nel capitolo Repower riguarda il rafforzamento del settore elettrico e la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica. L'ambizione digitale del Pnrr rivisto resta elevata (29,1% della dotazione totale del piano).
Il capitolo Repower comprende anche misure che riguardano il sostegno agli sviluppi digitali degli operatori dei sistemi energetici, alle soluzioni digitali delle aziende energetiche per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico e l'efficienza operativa del sistema elettrico e allo sviluppo di materiali didattici digitali per le competenze verdi. La dimensione sociale, infine, resta importante. Oltre alle riforme e agli investimenti di trasformazione previsti dal piano originale, diverse misure aggiuntive mirano a rafforzare la resilienza sociale, ad esempio con il sostegno, previsto nel capitolo del Repower, alle famiglie vulnerabili per il rinnovamento energetico e la formazione della forza lavoro attuale e futura per acquisire competenze verdi.
"Il regolamento Recovery e Resilience Facility stabilisce la possibilità per gli Stati membri di richiedere pre-finanziamenti in particolare per l'attuazione del capitolo sul Repower: il pagamento di questo pre-finanziamento non è soggetto al raggiungimento di alcuna condizione o pietre miliari", ha chiarito una portavoce della Commissione europea nel corso del briefing quotidiano con la stampa. "La logica" dietro questa decisione, ha spiegato, "è l'urgenza di avanzare con gli obiettivi del Repower, considerata la crisi energetica in corso, e di fornire la liquidità necessaria all'Ungheria e ad altri Stati membri per avviare i progetti nel quadro del capitolo Repower". Finora Budapest non ha ricevuto alcuna tranche dei fondi europei di ripresa, poiché le condizioni da raggiungere per il loro esborso, 27 pietre miliari, non sono state raggiunte.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA