BRUXELLES - L'Ucraina "ha garantito che varerà una legge sulle minoranze. Sarà compilata sul modello di quella adottata dalla Romania, che l'Ungheria aveva reputato soddisfacente". Lo ha sottolineato la vice presidente della Commissione Ue Vera Jourova incontrando un gruppi di testate europee, tra le quali l'ANSA, dopo il suo viaggio a Kiev. Jourova in Ucraina ha avuto diversi incontri - tra cui quello con il primo ministro Denys Shmyhal - tutti incentrati sul percorso di Kiev per l'apertura dei negoziati per l'adesione nell'Ue.
"Gli ucraini stanno adottando le riforme sulla corruzione non per l'Ue, ma per loto stessi", ha osservato Jourova, che ha la delega per i valori e la trasparenza. "Nel 2017 io ero commissaria europea e quando mi recai a Kiev ci dissero che il problema della corruzione era troppo grande per essere risolto. Ora è cambiato tutto, c'è una forte determinazione a porre fine a questa questione", ha spiegato Jourova ricordando che Bruxelles, in quest'ultima tranche temporale, ha chiesto all'Ucraina di fare progressi su 4 punti: l'anti-corruzione (con particolare attenzione al potenziamento del ruolo dell'Ufficio Nazionale ant-corruzione), la de-oligarchizzazione, il regolamento delle lobby, i diritti delle minoranze.
Sull'apertura dei negoziati "è il momento di agire. Se a dicembre non ci sarà un'intesa politica la procedura continuerà ma sarebbe una delusione", ha sottolineato la vice presidente della Commissione non lanciandosi in previsione sull'esito del Consiglio europeo e rimarcando l'intensa attività diplomatica in corso tra l'Ue e l'Ungheria in questi giorni. "Noi restiamo inoltre dell'opinione che vada adottato il pacchetto di aiuti da 50 miliardi per Kiev nell'ambito del quadro finanziario pluriennale", ha spiegato Jourova. E se l'Ungheria continuasse a porre il veto l'Ue pensa a delle alternative. "Di solito noi abbiamo un piano B....", si è limitata ad affermare la vice presidente della Commissione.
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