BRUXELLES, 08 DIC - Nel confronto durante la colazione informale dell'Ecofin sulla presidenza della Banca europea degli investimenti "il ministro Giancarlo Giorgetti è intervenuto contestando la procedura utilizzata per la selezione della candidata Nadia Calvino e ha detto che il percorso è sbagliato ma ha concluso, citando Boskov, 'rigore è quando arbitro fischia'", prendendo quindi atto della decisione politica comune su Calvino. E' quanto si apprende da fonti del Mef. Ora inizierà la procedura tecnica sulla nomina di Calvino. Formalmente l'Italia nell'iter non ha ritirato la candidatura di Daniele Franco, come riconoscimento politico del suo ruolo nella procedura. La Danimarca, da quanto filtrato, ha invece ritirato la candidatura di Margrethe Vestager.
Il supporto alla candidata spagnola arriva unito dai "ministri delle Finanze Ue hanno concordato che c'è il supporto per la candidatura di Nadia Calvino alla presidenza della Bei". Lo annuncia il ministro delle Finanze belga Peter Van Peteghem, alla guida di turno della Bei.
"La Bei è uno strumento chiave per raggiungere gli obiettivi politici dell'Ue - sottolinea il ministro Van Peteghem -. Nadia ha tutte le qualità necessarie per gestire la più grande banca multilaterale del mondo, convogliando i finanziamenti tanto necessari alle imprese e sostenendo gli investimenti per rilanciare la competitività e la crescita sostenibile dell'Europa".
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