BRUXELLES - "Ritornare alle regole dell'austerità sarebbe un danno non solo per i lavoratori ma per l'Europa stessa". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso della conferenza stampa a Bruxelles in apertura della manifestazione contro l'austerity organizzata dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces). "Oggi è una giornata molto importante nella quale tutti i lavoratori europei tornano a prendere la parola e chiedono che l'Europa diventi un'Europa sociale, un'Europa dei lavoratori e non della finanza", ha sottolineato Landini.
"Questa manifestazione - ha spiegato Landini - è stata decisa a Berlino nel congresso di maggio e il sindacato italiano, la Cigl e la Uil hanno dato un contributo. Sono quelli che hanno proposto a tutto il sindacato europeo che si arrivasse a una mobilitazione" perché "da anni pensiamo che la politica di austerità che ha fatto pagare dei prezzi pesantissimi ai lavoratori e le lavoratrici deve essere superata".
"Speravamo che la pandemia avesse portato giudizio a tutti" con scelte come il Next Generation Eu e il Sure, ora "ritornare all'austerità" sarebbe "un danno non solo per i lavoratori e le lavoratrici, ma anche per i singoli Paesi e per l'Europa, perché così rischia di non giocare assolutamente alcun ruolo se non uno marginale", ha spiegato il segretario generale della Cgil, evidenziando che il sindacato sta "ponendo il tema di rimettere al centro dello sviluppo la persona" con "investimenti" su "sanità, diritti, formazione e conoscenza" e sulla "capacità di governare i processi in atto sia sul piano climatico sia sul piano digitale".
"Siamo di fronte a un aumento degli extraprofitti che non ha precedenti nella storia - ha affermato Landini -: il paradosso è che stanno aumentando i profitti e stanno calando i salari. Come sindacati italiani aderiamo a questa manifestazione avendo alle spalle mesi di scioperi e di lotte: queste politiche europee hanno tradotto politiche di governi che stanno producendo tagli alla spesa sociale, alla sanità e alla scuola. Aumenta la precarietà del lavoro" e vengono ridotti "i diritti delle persone che lavorano".
"Facciamo una campagna da due anni sostenendo che la scelta di mantenere il Patto di stabilità è sbagliata, serve un Patto per la crescita e non un Patto che non dia la possibilità di affrontare le grandi sfide che l'Europa ha". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in un punto stampa a margine della manifestazione. "I rischi che corriamo è che siano i lavoratori a pagare il prezzo più alto" della svolta verde e tech, ha sottolineato Bombardieri, chiedendo all'Ue "di trovare fondi per finanziare una transizione sociale".
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