BRUXELLES, 15 DIC - "Il Patto di stabilità non è stato oggetto dei lavori" del Consiglio europeo, ci sono state interlocuzioni a margine, sono giorni di trattative, il tema è rimandato all'Ecofin, le posizioni sono abbastanza distanti ma bisogna lavorare ora dopo ora", ha spiegato Meloni. "Penso che un accordo si possa trovare, ma non posso dire che lo abbiamo trovato", ha aggiunto la premier. "Dobbiamo trovare un equilibrio, dobbiamo tenere aperte tutte le strade finché non sappiamo qual è il punto di caduta. Il veto? Non la metterei così, ma io non posso dare l'ok a un Patto che io, ma nessun governo, posso rispettare".
"Non voglio scendere nei dettagli, è un equilibrio che si tiene assieme. Ci sono tre punti in discussione che creano un equilibrio diverso. E' una trattativa molto complessa e molto tecnica", ha detto la premier. "Io non sono mai entrata nel merito ma è importante che gestiamo questa trattativa nel miglior modo possibile", ha aggiunto, sottolineando: "Serve un Patto che metta nelle condizioni di fare il nostro lavoro".
Interpellata poi sul tema Mes ha puntualizzato, il "link" tra Mes e Patto di stabilità lo "vedo solo nel dibattito italiano. Sicuramente per noi fa la differenza sapere quale sia il Patto di cui disponiamo, ma non c'è una dimensione di ricatto, nel dire 'se non mi dai questo non faccio questo'. Non l'ho vista, nessuno ha mai posto la questione così".
"Ho avuto un bilaterale con Macron, poi Scholz che era seduto al tavolo accanto si è fermato. Con il presidente francese abbiamo affrontato dal tema del Patto di stabilità a tutti gli altri dossier su cui pensiamo si possa costruire una convergenza" e sul Patto "ci sono" diversi punti di "convergenza comune". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante un punto stampa al termine del vertice Ue.
Sul bilancio Ue la soluzione "è alla portata". "Per la migrazione non era previsto niente e ora ci sono quasi 10 miliardi di euro", ha sottolineato Meloni.
Sulla questione Albania ha poi aggiunto, "sono ottimista" che non vi sia un rischio di fallimento dell'intesa con l'Albania sui Cpr, "ma non posso dire per quello che accade in una nazione sovrana, rispetto le decisioni di una nazione sovrana". "Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane e, se tutto andrà bene, faremo del nostro meglio nelle prossime settimane per accelerare ancora di più. Per ora non abbiamo bisogno di un piano B, eventualmente lo cercheremo", ha concluso.
Durante il punto stampa poi Meloni è intervenuta anche sul prossimo Ecofin, rispondendo a una domanda sulla possibilità di arrivare all'intesa sul Patto di stabilità in occasione della prossima riunione convocata in via straordinaria il 20 dicembre in videoconferenza. "Togliendo la possibilità" di vedersi fisicamente "diventa più difficile" trovare un accordo", ha detto la premier al termine del vertice Ue.
L'incontro con Viktor Orban? "Io ho fatto esattamente quello che ho detto che avrei fatto. Penso sia molto più utile quando si parla con tutti e quando si cerca un punto di incontro, perché se non riusciamo a fare questo non riusciamo neanche di arrivare agli obiettivi. E quindi bisogna avere la capacità di dialogo, bisogna mediare, e questo ha consentito all'Italla di giocare un ruolo da protagonista. Siamo riusciti in tutti gli intenti che avevamo ma anche per questo bisogna continuare a lavorare per arrivare agli obiettivi".
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