BRUXELLES - "A marzo la Commissione europea presenterà la strategia per l'industria europea della Difesa". Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Stoccolma in conferenze stampa con il premier svedese Ulf Kristersson e quello finlandese Petteri Orpo. Dopo la guerra in Ucraina, ha detto, "dobbiamo ripensare tutta la nostra Difesa e la nostra base industriale, non solo da un punto di vista militare ma anche dal punto di vista interoperabilità" degli eserciti dei Paesi membri.
Interpellata sulla sua possibile candidatura a essere Spitzenkandidat (candidata di punta per la presidenza della Commissione) per i Popolari alle prossime Europee, von der Leyen ha ricordato "che il periodo per presentare domanda al Ppe dura fino al 21 febbraio" e che "serve avere pazienza".
Durante la conferenza stampa tuttavia ha già incassato i due endorsement dei capi dei governi scandinavi, entrambi guidati da un governo di centro-destra ma con la Finlandia che vede una fortissima presenza dell'estrema destra nell'esecutivo. "Rispetto il fatto che solo Ursula possa rispondere sulla candidatura ma permettetemi di ripetere ciò che ho già detto in passato: abbiamo una buonissima esperienza di collaborazione con Ursula come presidente della Commissione, davvero buona", ha sottolineato il premier svedese Ulf Kristersson.
"Penso che tu Ursula abbia fatto un ottimo lavoro da leader della Commissione, soprattutto la tua leadership nel periodo della pandemia di Covid e la crisi ucraina è stata molto importante, e spero che questa leadership possa continuare", ha aggiunto Petteri Orpo.
Sul veto usato dall'Ungheria che ostacola l'approvazione del pacchetto da 50 miliardi di euro destinati all'Ucraina fino al 2027 von der Leyen ha detto che "i Trattati sono molto chiari sulle situazioni di tensioni interne" in merito alle decisioni da prendere all'unanimità. "Stiamo lavorando intensamente con il governo ungherese per avere una soluzione a 27 Stati per stanziare i 50 miliardi per l'Ucraina per i prossimi quattro anni: è questa la nostra priorità principale, ma ovviamente prepariamo soluzioni alternative se ciò è impossibile", ha aggiunto.
Poi ha promesso il supporto dell'Ue alla Finlandia contro la strumentalizzazione della migrazione da parte della Russia. In generale sul tema "stiamo lavorando con i Paesi d'origine e di transito sulla migrazione, ma posso dire chiaramente che abbiamo sempre rispettato i nostri obblighi internazionali e continueremo a farlo nel futuro", ha spiegato. "Siamo noi a decidere chi entra nell'Ue, non i trafficanti e nemmeno gli autocrati", ha concluso.
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