BRUXELLES - Il premier kosovaro Albin Kurti ha proposto di separare il processo di adesione del Kosovo alla Ue dagli sforzi negoziali per la normalizzazione dei rapporti tra Pristina e Belgrado. "Capisco che la Ue è un vicino buono e importante, ma bisogna capire che non è facile normalizzare i rapporti con un Paese che non ha tra le sue priorità nè l'Occidente nè la democrazia", ha detto Kurti parlando oggi a Skopje a margine della riunione dei leader dei Balcani occidentali dedicata al piano di crescita per la regione messo a punto dalla Ue. L'allusione è alla Serbia e al difficile dialogo in corso dal 2011 sotto l'egida della Ue, che registra tuttavia posizioni ancora molto distanti al tavolo negoziale. Citato dai media serbi, Kurti ha ricordato che Pristina ha presentato domanda di adesione all'Unione europea alla fine del 2022, e che attende da Bruxelles il relativo questionario a cui rispondere. Alla riunione di Skopje era presente anche il presidente serbo Aleksandar Vucic, col quale Kurti tuttavia non ha avuto alcun contatto. La Ue ha ripetuto a più riprese che Belgrado e Pristina non potranno entrare a far parte a pieno titolo dell'Unione europea se prima non arriveranno alla completa normalizzazione dei loro rapporti.
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