BRUXELLES - Il professore ordinario dell'Università di Bolzano Paul Videsott ha presentato oggi in audizione della Commissione Petizioni del Parlamento europeo lo studio 'Diversità culturale e linguistica - Minoranze e lingue minoritarie come parte della diversità culturale e linguistica europea' sulla situazione delle minoranze linguistiche nel nostro continente. Lo studio, voluto dal dipartimento tematico Diritti dei cittadini e Affari Costituzionali del Parlamento europeo e proprio dalla Commissione PETI ha rilevato che due terzi delle minoranze sono in decrescita in Europa, un segnale che, secondo il professore, "dovrebbe essere un campanello d'allarme per chi si occupa di diversità e ricchezza culturale in Europa". In controtendenza invece alcune realtà come la lingua Ladina, caratteristica del territorio dell'Alto Adige, da cui Videsott è partito per sviluppare il suo studio. "La minoranza ladina è in parte inserita in un contesto autonomo con certi diritti e certe possibilità e in parte inserita in un territorio in cui queste possibilità mancano. Criteri come autonomia dedicata, uso della lingua nell'amministrazione e insegnamento della lingua nelle scuole sono condizioni quadro necessarie per mantenere una minoranza o perfino farla crescere", ha spiegato in audizione il professore dell'Università di Bolzano.
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