BRUXELLES - "Mi sono confrontato con Stellantis, com'è doveroso, più volte in questi mesi di governo. Ho incontrato due volte Tavares, una volta a Roma, e mi ha assicurato pubblicamente l'obiettivo di raggiungere un livello produttivo in Italia di un milione di veicoli". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un punto stampa a Bruxelles a margine degli incontri con la vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Margrethe Vestager, e il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton. "Mi aspetto che presto sia realizzata anche nel nostro Paese una gigafactory", ha detto il ministro.
Parlando del piano straordinario per sostenere l'acquisto di auto Urso ha detto che "sarà attuato a breve" e che "prevede quasi un miliardo". "Ora è alla concertazione con gli altri ministri: dal prossimo anno gli incentivi non saranno più al consumo ma alla produzione per incentivare chi vuole produrre nel nostro Paese sia auto che componentistica", ha aggiunto.
Il responsabile del Made in Italy si è anche augurato che "l'intesa Ita-Lufthansa risponda pienamente alle regole europee", sperando che siano superati tutti gli ostacoli". Il dossier "è argomento di confronto in sede europea e abbiamo buone ragioni per pensare che ci sia il via libera", ha evidenziato il ministro.
"Vanno riviste le tappe e le modalità per giungere l'obiettivo della piena sostenibilità ambientale: sappiamo che l'Europa deve dare un esempio al mondo di sostenibilità ambientale, e lo deve fare consentendo alle proprie imprese, ai lavoratori e ai cittadini di giungere all'appuntamento tutelando anche la loro attività", ha continuato. "Ci sono state scelte ideologiche" prive di "fondamento scientifico e industriale, noi ci muoviamo con il principio del buon senso e per questo l'Italia è sempre più ascoltata in Europa", ha evidenziato.
Sull''ex Ilva "siamo in drittura d'arrivo perché la procedura sull'amministrazione straordinaria ha ottenuto il conforto del tribunale di Milano ed è largamente condivisa in Parlamento: se nelle prossime ore non ci fosse una soluzione diversa, che comunque garantisca al massimo il rilancio produttivo e occupazionale e la riconversione ambientale di questo sito siderurgico, che consideriamo strategico, procederemo verso la strada del commissariamento", ha detto ai giornalisti. Nel frattempo, ha garantito, "abbiamo messo in salvaguardia i crediti delle imprese dell'indotto con un provvedimento molto apprezzato, sia dalle imprese che dai sindacati" e "i lavoratori attraverso l'utilizzo della cassa integrazione anche per le piccole imprese dell'indotto".
Parlando delle proteste degli agricoltori in corso in diversi Urso ha evidenziato la necessità di "un cambio di passo nelle politiche industriali europee". "Qualora non avvenisse, dopo gli agricoltori scenderebbero in piazza gli operai, non possiamo permettere che accada", ha scritto in una nota al termine del colloquio con Breton.
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