BRUXELLES - "C'è un urgente bisogno di chiarezza, prevedibilità e fiducia nell'Europa e nella sua politica industriale." È quanto si legge nella cosiddetta Dichiarazione di Anversa siglata da 73 leader industriali, che rappresentano almeno 20 comparti del settore, e presentata alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e al primo ministro belga Alexander De Croo nell'incontro di questa mattina tenutosi nella città belga.
"Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e l'obiettivo del 2040, recentemente comunicato, la produzione di elettricità in Europa dovrà moltiplicarsi e gli investimenti dell'industria dovranno essere sei volte superiori a quelli del decennio precedente: questa enorme sfida arriva proprio mentre le grandi aziende e le Pmi si trovano ad affrontare la più grave recessione economica degli ultimi dieci anni, la domanda è in calo, i costi di produzione aumentano e gli investimenti si spostano in altre regioni", si legge nel testo. "Un'autonomia strategica aperta per un'Ue competitiva e resiliente è fondamentale per la transizione dell'Europa in un panorama geopolitico in continua evoluzione, ma questo obiettivo verrà raggiunto se anche le industrie di base e ad alta intensità energetica rimangono e investono in Europa", continua il testo. "Senza una politica industriale mirata, l'Europa rischia di diventare dipendente anche dai beni di base e dai prodotti chimici, l'Europa non può permettersi che ciò accada" si legge ancora nel testo.
Su X la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha scritto che "la Commissione Ue è qui per sostenere ogni industria nel suo percorso verso la neutralità climatica: lavoriamo su prevedibilità, prezzi dell'energia più bassi, competitività e una forte motivazione commerciale per la tecnologia pulita".
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