Il ministro per l'Agricoltura Francesco Lollobrigida, durante il consiglio Agrifish che si è svolto oggi a Bruxelles, ha sottolineato le difficoltà legate, da un lato, alle ambizioni ambientali della Pac già non adeguatamente finanziate, e dall'altro alla prospettata riduzione delle risorse finanziarie. Da parte italiana, da quanto si apprende, si propongono quindi azioni a breve e medio termine, per ripartire da una Pac più giusta e più semplice.
Si propone: una radicale semplificazione, non solo rivedendo dove possibile le procedure, ma anche mettendo in cantiere un programma per la loro sistematica digitalizzazione; di garantire adeguate risorse finanziarie, con l'obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori e mantenere un tessuto rurale vitale. L'attuale dotazione non è sufficiente a garantire il necessario equilibrio tra sostenibilità economica e ambientale. Si chiede, inoltre, di aumentare gli aiuti a favore dei giovani, in deroga all'attuale Pac.
Le richieste italiane includono poi l'apertura di stoccaggi di prodotti agricoli a livello europeo e nazionale, sulla base di esigenze specifiche, anche locali, manifestate dagli Stati membri, da sostenere con risorse comunitarie e aiuti di stato. Si chiede anche l'aumento della dotazione finanziaria della riserva di crisi agricola, da finanziare con risorse extra Pac, per evitare ulteriori decurtazioni ai pagamenti diretti, e la reciprocità degli standard di produzione applicati ai Paesi Terzi.
Infine, si chiede di rivedere la Proposta di regolamento sul ripristino della natura in modo da non determinare ulteriori oneri al settore agricolo. Allo stesso modo, gli impegni previsti dalla direttiva sul monitoraggio del suolo devono essere allineati agli interventi contenuti nei Piani strategici della Pac.
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