Gli Stati membri del Consiglio
d'Europa dovrebbero imporre, senza indugio, una moratoria
sull'esportazione, la vendita, il trasferimento e l'uso di
strumenti spyware altamente intrusivi come Pegasus, e stabilire
quadri normativi più chiari e più forti per l'uso delle moderne
tecnologie di sorveglianza. A chiederlo sono le associazioni che
gestiscono la piattaforma per la protezione dei giornalisti
creata con il supporto del Consiglio d'Europa nel rapporto che
fotografa lo stato della libertà di stampa nel 2023.
L'impiego illegale di software spia contro i giornalisti,
l'uso di cause legali abusive per ostacolare il loro lavoro
investigativo e la situazione precaria di molti giornalisti in
esilio, in particolare dalla Russia e dalla Bielorussia, sono
alcune delle principali preoccupazioni espresse dalle
organizzazioni partner della piattaforma nel loro rapporto
annuale.
Nel 2023, i partner della piattaforma hanno pubblicato 285
segnalazioni di gravi minacce o attacchi alla libertà dei media
in Europa, rispetto alle 289 segnalazioni del 2022. Sebbene nel
2023 sia diminuito il numero di giornalisti uccisi e i casi di
violenze contro di loro durante la copertura di manifestazioni,
le segnalazioni sulla piattaforma mostrano una crescente varietà
di minacce, pressioni e vincoli a cui i giornalisti devono
sottostare per svolgere il loro lavoro.
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