BRUXELLES - La Commissione europea ha inviato formalmente richieste di informazioni ai sensi della legge sui servizi digitali (Dsa) a Bing, Google Search, Facebook, Instagram, Snapchat, TikTok, YouTube e X per avere informazioni sulle misure di attenuazione dei rischi legati all'intelligenza artificiale generativa, tra l'altro per la diffusione di deepfake e la manipolazioni che possano ingannare gli elettori.
L'Esecutivo comunitario ha anche chiesto informazioni a LinkedIn sulla pubblicità potenzialmente mirata basata su dati sensibili. Riguardo invece alle informazioni chieste alle otto 'Big Tech' la richiesta di informazioni riguarda le cosiddette "allucinazioni" in cui l'IA fornisce informazioni false, la diffusione virale di deepfake e la manipolazione automatizzata dei servizi che possono ingannare gli elettori.
Gli otto gruppi dovranno anche fornire informazioni sui documenti interni che elencano le valutazioni dei rischi e le misure di mitigazione legati all'impatto dell'IA generativa, sui processi elettorali, diffusione di contenuti illegali, tutela dei diritti fondamentali, violenza di genere, tutela dei minori, benessere mentale, protezione dei dati personali, tutela dei consumatori e proprietà intellettuale. Le domande riguardano sia la diffusione che la creazione di contenuti di intelligenza artificiale generativa. Le aziende dovranno fornire alla Commissione le informazioni richieste entro il 5 aprile 2024 per le questioni relative alla tutela delle elezioni ed entro il 26 aprile 2024 per le restanti questioni.
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