BRUXELLES - I fondi del Pnrr sono in qualche modo in concorrenza con quelli della Coesione negli sforzi di assorbimento dei Paesi, e con l'avvicinarsi delle scadenze aumenta il rischio di errori. È l'avvertimento dato dal presidente della Corte dei Conti europea Tony Murphy, nel corso di un incontro con alcuni media a Bruxelles. "Stiamo parlando di fondi concorrenti", ha spiegato rispetto a quelli del Recovery e a quelli di Coesione.
"In due grandi Stati membri, Spagna e Italia, vediamo che l'assorbimento dei fondi di coesione alla fine del 2023 è ancora solo al 68% in Spagna e al 79% in Italia" rispetto alla media UE del 96%. "Vediamo lenti tassi di assorbimento", ha notato. E "quando le scadenze si avvicinano, è allora che alla fine arriva la pressione a spendere soldi. È allora che scopriamo che si verificano la maggior parte degli errori".
Murphy ha anche segnalato un tema sui rimborsi della parte dei prestiti che compongono il Pnrr. "Ho viaggiato in molti Stati membri e il rimborso del debito dei prestiti del dispositivo di Ripresa e resilienza sta diventando un'area di crescente preoccupazione. Si tratta di circa 400 miliardi. Ora il 43% è stato effettivamente utilizzato". "Non esiste ancora alcuna apposita fonte di finanziamento deve ancora ripagarlo, ma il 2028 non è così lontano. I rimborsi del capitale inizieranno nel 2028 e vediamo già un impatto significativo sul bilancio in termini di oneri per interessi".
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