BRUXELLES - "L'Italia sostiene l'obiettivo di tutelare e ripristinare gli ecosistemi e renderli resilienti ai cambiamenti climatici", ma "l'accordo finale" sulla prima legge Ue sul ripristino della natura "non è per noi soddisfacente". Lo ha messo in chiaro la vice ministra all'Ambiente, Vannia Gava, nella sessione pubblica al Consiglio Ue Ambiente dedicata alla legge sul ripristino della natura, su cui non si trova una maggioranza qualificata tra gli Stati membri per convalidare l'accordo con l'Eurocamera dello scorso novembre.
Roma è nel fronte dei 'no' insieme a Svezia e Paesi Bassi, mentre ad astenersi sarebbero Finlandia, Polonia, Belgio, Ungheria e Austria (ai fini della maggioranza qualificata l'astensione equivale a un voto contrario). Gava ha sottolineato che "non possiamo accettare ulteriori oneri economici e amministrativi per il settore agricolo, di cui non possiamo ignorare la condizione di disagio". Ha aggiunto che "se servono ulteriori riflessioni dobbiamo prenderci il tempo per farlo".
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