Migliori condizioni di lavoro e
reddito dignitoso; sostegno ai giovani agricoltori, con
ridistribuzione delle risorse; revisione della direttiva sulle
pratiche commerciali sleali e decentramento e regionalizzazione
della Politica agricola comune (Pac). Queste alcune delle misure
su cui dovrebbe far leva lo sforzo dell'Ue di sostegno al
settore agroalimentare, secondo i rappresentanti regionali e
locali che hanno discusso del futuro della Pac con il
commissario europeo per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, in
vista del Consiglio Agricoltura che domani riunirà a Bruxelles i
27 ministri dell'Ue.
In una riunione della commissione risorse naturali (Nat) del
Comitato delle Regioni, i rappresentanti locali e regionali
dell'Ue hanno adottato un parere sul 'futuro della Politica
Agricola Comune' - preparato dai co-relatori Isilda Gomes (Pse)
e Piotr Calbecki (Ppe) - che sarà votato dall'intera assemblea
in plenaria a giugno, per chiedere che alle Regioni sia affidato
un ruolo di primo piano nella governance della futura Pac post
2027. "
"La Pac ha un impatto su tutte le regioni dell'Unione
europea, quindi ogni regione dovrebbe avere un impatto sul suo
futuro", ha messo in chiaro il commissario polacco nel
confronto, sottolineando che la bozza di parere su cui le
Regioni sono al lavoro "fornisce un contributo forte e
significativo alle nostre discussioni in corso sulla futura
direzione della Pac e sul modo in cui essa possa contribuire
alla prosperità, alla vitalità e alla sostenibilità delle
regioni europee per gli anni a venire".
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