NICOSIA - Coniugare i valori della tradizione con le sfide delle transizioni globali. E continuare a difendere l'Ucraina per difendere l'Europa. Si è aperta a Cipro la nuova "Cultural week" organizzata da Ecr party, la famiglia europea dei conservatori guidata da Giorgia Meloni. Qualche difficoltà causa scioperi dei voli per i circa 250 delegati da diversi paesi per raggiungere Nicosia per la tre giorni di riflessione sulla sicurezza energetica e la transizione green. La convention si è aperta con una riflessione sulle principali sfide geopolitiche con un focus sui riflessi della guerra in Ucraina e sul ruolo della Nato, sottolineato dalla romena Adela Mirza (di Alternativa Dreapta).
"L'Ue deve dare un segnale forte" sulla difesa di Kiev, anche se ancora "forse non è pronta ad avere un esercito comune", ha detto. Anche per questo continua ad essere fondamentale "il ruolo della Nato" nella difesa dell'Europa, che "nemmeno Trump vorrà davvero lasciare", aggiunge convinta. La questione della Nato è particolarmente sentita a Cipro che "dovrebbe chiedere l'adesione, anche se la Turchia metterebbe il veto", sottolinea il cipriota Geadis Geadi (Elam), ricordando il paradosso dell'isola in cui i turchi sono membri Nato, così come i greci e gli inglesi che hanno le basi. I ciprioti ne sono fuori. "Il vero conservatore è rivoluzionario e di fronte a un'Europa ripiegata su sé stessa anche dal punto di vista demografico deve interrogarsi su come tutelare e tradurre la nostra tradizione di fronte alle sfide geopolitiche e al futuro" lanciate non solo dalla Russia, ha sottolineato il senatore di Fdi Roberto Menia.
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