BRUXELLES - "Sono convinta che i nostri esperti abbiano rappresentato bene la posizione austriaca e sono fiduciosa che la Commissione capisca i cittadini del Tirolo", i fatti sono "dalla nostra parte". Lo ha detto la ministra dei Trasporti austriaca, Leonore Gewessler, parlando all'agenzia Apa al termine della prima udienza davanti alla Commissione europea sul ricorso dell'Italia contro l'Austria per i blocchi al Brennero. "Abbiamo presentato una nuova ampia argomentazione durante l'udienza orale a Bruxelles", ha spiegato la politica dei Verdi, aggiungendo che "la vita e la salute dei tirolesi non sono negoziabili".
Dopo l'udienza, è arrivato il primo step della procedura d'infrazione richiesta dal governo italiano a febbraio. Nel pomeriggio alti funzionari di entrambi le parti hanno presentato le rispettive argomentazioni alla Commissione europea. "Dietro ogni misura adottata dal Tirolo nella lotta contro il transito eccessivo" dei tir "ci sono buoni argomenti, oltre a numeri, dati e fatti: la nostra linea di difesa è immutata e molto fondata", ha commentato all'Apa anche il governatore del Tirolo, Anton Mattle, chiarendo che il Tirolo resta comunque "pronto a dialogare per quanto riguarda nuove misure" e sostenendo la necessità di un "sistema di gestione intelligente del traffico con l'Alto Adige e la Baviera".
Bocche cucite invece da parte della Commissione europea, che già in mattinata aveva indicato tramite un portavoce la sua volontà di non rilasciare dichiarazioni nel mezzo di "una procedura legalmente vincolata". L'esecutivo Ue renderà note le sue conclusioni soltanto alla fine del ciclo di udienze programmate fino a metà maggio, quando sarà chiamato ad esprimersi formulando un parere motivato. Fonti austriache interpellate dall'Apa hanno fatto sapere che durante l'udienza non sono state poste domande fondamentali sui divieti unilaterali austriaci imposti ai tir al Brennero, ma soltanto questioni sulla loro proporzionalità. Un elemento visto come un "segnale positivo" da Vienna.
"L'audizione oggi in Commissione a Bruxelles ha offerto l'occasione per ribadire le forti criticità italiane sulle misure austriache al Brennero: la delegazione italiana ha evidenziato in particolare l'assenza di proporzionalità ed adeguatezza dei divieti notturni e settoriali, nonché gli effetti distorsivi della concorrenza", fanno sapere fonti del Ministero dei Trasporti in merito alla vicenda Brennero. "Il parere della Commissione è ora atteso entro metà maggio: indipendentemente dalle valutazioni del Berlaymont, l'Italia potrà procedere in Corte di Giustizia" aggiungono le fonti.
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