BRUXELLES - Voice of Europe, veicolo di disinformazione al centro della presunta rete di influenze del Cremlino sventata nelle settimane scorse dall'intelligence ceca e belga, dovrebbe "comparire nella lista delle sanzioni nazionali o nella lista delle sanzioni europee" e una volta sanzionato "questo canale deve smettere di operare". Lo ha detto la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, intervenendo al Tech & AI Summit organizzato da Politico.
"Non sono - ha spiegato - una grande sostenitrice del divieto di mezzi di comunicazione, ma nel caso dei media istituiti dal Cremlino o di proprietà di persone o entità sanzionate, non abbiamo altra scelta". Per Jourova, l'intenzione del presidente russo Vladimir Putin è quella di "stendere il tappeto rosso ai suoi amici" ed "ha molti amici nei ranghi politici dell'Ue e questo è pericoloso", ha osservato.
D'altro canto, "la libertà di espressione e la libertà di opinione sono il nostro valore più grande", ha avvertito la politica ceca, che si è detta "nervosa" quando sente dire che "ormai tutto è disinformazione, anche le opinioni scomode degli avversari politici". "Dovremmo lavorare ostinatamente con una chiara definizione del tipo di disinformazione da affrontare", ha esortato, ricordando che la disinformazione è "prodotta in modo coordinato con l'intenzione di danneggiare la sicurezza o il processo democratico".
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