STRASBURGO - Le nuove regole del Patto prevedono "una differenziazione nazionale, piani strutturali di medio periodo permettono di mettere in campo le riforme: c'è un maggior margine per tener conto delle priorità dei Paesi, chi si impegna a realizzare le riforme beneficerà di una traiettoria di rientro più graduale". Lo ha detto il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis parlando in plenaria sul Patto di stabilità e sottolineando come le "regole sono efficaci solo se credibili".
Il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, ha riconosciuto la necessità di fare "molto lavoro per correggere le regole fiscali esistenti". "Vigevano regole così rigide che spesso non venivano applicate, quello che abbiamo raggiunto non è perfetto, ma è un buon compromesso", ha detto agli eurodeputati. "Il compromesso raggiunto in sede di trilogo è il risultato della determinazione di tutti a far progredire e migliorare l'attuale quadro legislativo": le nuove regole sono "più flessibili, più orientate alla crescita, più credibili nella loro attuazione", ha aggiunto.
Durante questo tempo, ha continuato Gentiloni, "abbiamo visto l'economia europea prima crollare a causa della pandemia, per poi riprendersi fortemente negli anni 2021-22, prima di rallentare bruscamente dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, che ha scatenato un'inflazione molto elevata". In tutte queste fasi, ha aggiunto, "era in vigore la clausola generale di salvaguardia: ora abbiamo da un lato la prospettiva di ridurre il debito e il deficit accumulati a causa di questi due cigni neri e dall'altro lato, dobbiamo rafforzare la crescita attraverso il recupero del potere d'acquisto, il calo dell'inflazione e la conservazione degli investimenti pubblici".
"È un equilibrio davvero delicato ma le nuove regole sono adatte a questo equilibrio", ha spiegato. "L'adozione della riforma dopo il dibattito e il voto di oggi permetterà di presentare già quest'anno il primo ciclo di piani fiscali strutturali a medio termine: questo è l'insieme di regole di cui abbiamo bisogno per affrontare con fiducia le sfide attuali e future con fiducia", ha detto ancora. Le nuove regole, ha insistito il commissario, "porteranno a una riduzione graduale del debito pubblico senza compromettere la crescita e ci aiuterà a a proteggere il livello degli investimenti pubblici, che sono più che mai necessari per finanziare le transizioni verdi e digitali, per salvaguardare il nostro modello sociale e per garantire la sicurezza del continente", ha ancora rimarcato
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