BRUXELLES - "La sfida climatica è diventata una sfida tecnologica e di competitività a cui non ci si può sottrarre, pena l'emarginazione internazionale e l'impoverimento economico e sociale". E i "moltissimi" investimenti necessari potranno arrivare dando "continuità all'esperienza del Next Generation Eu, che ha dato vita al Pnrr, attraverso un Fondo dedicato per il clima e l'energia fino al 2050". Lo ha detto il direttore e cofondatore del think tank italiano per il clima Ecco, Luca Bergamaschi, nel corso dell'evento sul "Futuro dell'Europa" organizzato a Roma da Ecco e dall'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile. All'incontro ha partecipato anche il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni.
Secondo un rapporto Asvis, presentato all'apertura del Festival, gli investimenti climatici rappresentano una delle principali fonti di vantaggio competitivo a lungo termine ed è di fondamentale importanza che la questione sia al centro del dibattito politico in vista delle elezioni europee e del vertice del G7. Il rapporto, ha affermato il direttore scientifico Asvis Enrico Giovannini, "indica con chiarezza che l'Italia deve cogliere la transizione energetica come occasione per fare innovazione a tutto campo, chi vuole rinviare la transizione in nome dei costi da subire nei prossimi anni per realizzarla successivamente in realtà punta a scaricare sui più deboli e sulle generazioni future i danni dell'inazione". "L'esperienza del Next Generation EU, con l'emissione di debito comune, va migliorata e resa permanente, così da creare una capacità fiscale europea di dimensioni analoghe a quelle di Stati Uniti, Cina e altri grandi player internazionali".
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