La Commissione europea prende
atto del ritiro di due società da una procedura di appalto
pubblico per la costruzione di un parco fotovoltaico in Romania.
Il ritiro fa seguito all'annuncio dell'esecutivo comunitario
dello scorso aprile di voler aprire un'indagine approfondita ai
sensi del Regolamento sulle sovvenzioni estere. Lo comunica la
Commissione in una nota, specificando che l'indagine
approfondita verrà quindi chiusa. La prima società coinvolta è
Enevo, che comprende LONGi Solar Technologie GmbH, filiale
tedesca interamente posseduta e controllata da LONGi Green
Energy Technology Co, Ltd, un'azienda leader nel settore
fotovoltaico quotata alla Borsa di Hong Kong.
La seconda è Shanghai Electric UK Co. Ltd. e Shanghai
Electric Hong Kong International Engineering Co, entrambe
possedute e controllate da Shanghai Electric Group Co. Ltd,
un'impresa statale cinese specializzata nella produzione di
energia e di apparecchiature elettriche a livello
multinazionale. Le indagini riguardano una procedura condotta da
un'amministrazione aggiudicatrice rumena per la progettazione,
la costruzione e la gestione di un parco fotovoltaico in Romania
con una capacità di 454,97 MW, parzialmente finanziato dall'Ue.
Il valore stimato di questo contratto è di circa 375 milioni di
euro.
"L'energia solare - ha commentato il commissario europeo al
Mercato interno, Thierry Breton - è fondamentale per la
sicurezza economica dell'Europa. Stiamo investendo
massicciamente nell'installazione di pannelli solari per ridurre
le nostre emissioni di carbonio e le bollette energetiche, ma
questo non dovrebbe andare a scapito della nostra sicurezza
energetica, della nostra competitività industriale e dei posti
di lavoro europei".
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