BRUXELLES - Via libera senza condizioni della Commissione europea all'offerta di acquisizione della rete fissa di Tim, Netco, da parte del fondo americano Kkr. Bruxelles ha concluso che "l'operazione non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza".
La Commissione Ue ha esaminato l'impatto dell'operazione sul mercato all'ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha concluso che "l'operazione non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza". In particolare, Bruxelles evidenzia che "Kkr non avrà la capacità di limitare l'accesso ai servizi passivi, vale a dire le infrastrutture". Per ciascun prodotto all'ingrosso il numero di reti disponibili e di fornitori all'ingrosso - si legge nella nota diramata dall'esecutivo Ue - rimarrà invariato e il potere di mercato di NetCo non aumenterà sostanzialmente rispetto a quello che detengono attualmente Tim o FiberCop.
Gli accordi a lungo termine esistenti con diversi richiedenti l'accesso, tra cui Fastweb e Iliad, conclusi dopo la creazione di FiberCop nel 2021, "garantiscono inoltre che Kkr non potrà rendere meno favorevoli le condizioni di accesso" o porvi fine. L'operazione, evidenzia ancora Bruxelles, "non aumenterà la probabilità di un coordinamento tra NetCo e OpenFiber, dal momento che Fastweb continuerà a esercitare una pressione concorrenziale su NetCo e sulla sua concorrente di lunga data, Open Fiber".
Inoltre, viene visto come "probabile" che NetCo e Open Fiber continuino a competere, sia per attrarre nuovi clienti sia per installare reti in fibra ottica, in nuove zone o in quelle dell'altra parte. Sul fronte dell'accordo quadro che regolerà i servizi (Msa) concordato da Kkr e Tim per disciplinare i rapporti tra NetCo e Tim a seguito dell'operazione, Bruxelles constata che "non è parte integrante dell'operazione" e "può tuttavia essere oggetto di un controllo sulla base delle norme antitrust Ue o dell'Italia nonché essere sottoposto a vigilanza regolamentare".
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