BRUXELLES, 01 GIU - "Noi non siamo disposti a piegarci per l'Ucraina. Questa guerra non è la nostra guerra, non è combattuta nel nostro interesse. Gli ungheresi non devono subire questa guerra e noi dobbiamo starne fuori". Lo ha detto il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ai microfoni di Radio Kossuth: "Non volevamo essere coinvolti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale" e guardando alle "trascrizioni dei negoziati tra Hitler" e il reggente ungherese "Miklos Horthy è piuttosto chiaro che l'Ungheria fosse sotto enorme pressione affinché portasse quanti più soldati possibile al fronte il prima possibile. Non sto dicendo che siamo allo stesso livello ora, ma stiamo andando in quella direzione", ha sottolineato Orban, accusando l'Ue di una pressione "sempre più forte" su di lui "a ogni vertice".
"Oggi sembra che il treno della guerra non abbia freni" e l'Europa stia correndo verso di essa "come un treno guidato da un macchinista pazzo, alle Europee non faremo altro che fermarla", ha aggiunto. "C'è un'atmosfera di guerra e non ci sono né freni né macchinisti - ha affermato il premier magiaro -. Lo dico lentamente in modo che a Bruxelles capiscano: non faremo la guerra. Non sacrificheremo i giovani ungheresi affinché gli speculatori della guerra possano trarre profitto". Orban si è rivolto alla folla come "l'unico a lottare per la pace" nel continente e a opporsi agli obiettivi bellici dell'Ue e della Nato. "Dobbiamo restare fuori dalla guerra e mantenere l'Ungheria un'isola di pace: questa è la nostra missione", ha concluso.
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