BRUXELLES - "Bruxelles vuole sopprimere le forze che amano la pace e rimuovere l'ultimo ostacolo sulla strada della guerra, mettendo a tacere ed escludendo l'Ungheria dai processi decisionali". Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, replicando all'omologa belga Hadja Lahbib, che in un'intervista a Politico ha chiesto di "andare fino in fondo" con la procedura stabilita all'articolo 7 del Trattato sull'Ue, la cosiddetta opzione nucleare, che prevede la sospensione dei diritti di adesione degli Stati membri, incluso il diritto di voto al Consiglio, in caso di violazione grave e persistente dello Stato di diritto.
Szijjártó, citato dal portavoce del governo, Zoltan Kovacs, ha sottolineato quindi l'importanza delle prossime elezioni del Parlamento europeo, descrivendole come un momento cruciale per gli europei per tirare il "freno d'emergenza al treno guerrafondaio che sta sfrecciando verso la Terza Guerra Mondiale". Il capo della diplomazia ungherese ha criticato il "panico prima della chiusura" a Bruxelles, osservando che "si sta facendo tutto il possibile per mettere a tacere coloro che parlano di pace e contro la guerra". Il primo luglio la presidenza di turno ungherese dell'Ue succederà a quella belga.
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