BRUXELLES - L'Italia, insieme all'Ungheria, è terza in Europa per il numero più alto di inchieste sulla gestione dei fondi comunitari portate a compimento nel 2023 dall'Ufficio antifrode dell'Ue (Olaf). È quanto emerge dal rapporto annuale dello stesso Olaf. Le indagini antifrode a carico di Roma sono state undici, nove delle quali concluse con raccomandazioni alle autorità competenti. L'Italia è preceduta da Romania e Bulgaria, rispettivamente con 16 e 14 indagini concluse. Nell'Ue nel suo insieme, l'Olaf ha concluso 265 indagini, ne ha aperto 190 nuove, raccomandando il recupero di oltre un miliardo di euro per il bilancio dell'Ue e impedendo che quasi 210 milioni di euro di fondi europei andassero persi a causa di frodi.
Analogamente agli anni precedenti, le indagini dell'Olaf sulla spesa dei fondi Ue, incluso il Recovery Fund, ha riguardato "accuse di collusione, manipolazione delle procedure di appalto, conflitti di interesse e fatture gonfiate". Una tendenza che ha continuato a crescere nel 2023 è quella delle frodi complesse che avvengono online e in più giurisdizioni. Questo aumento delle frodi, secondo Olaf, rispecchia "l'aumento dell'uso del digitale in tutto il mondo e, dopo la pandemia Covid-19, la tendenza si è intensificata". Gli esempi di indagini dell'Olaf per proteggere il denaro dei contribuenti dell'Ue riguardano tutti i settori di spesa, dai finanziamenti regionali all'agricoltura e alla ricerca. Sul versante doganale, l'Olaf ha individuato tentativi di abuso delle procedure di transito doganale, evasione dei dazi antidumping, frodi all'origine, sottovalutazione delle merci.
L'Olaf ha inoltre collaborato con i partner per bloccare traffici di vario genere: medicinali falsi, mezzo milione di giocattoli contraffatti e potenzialmente pericolosi, 6 milioni di litri di vino, birra e alcolici illeciti, migliaia di tonnellate di rifiuti illeciti. Il lavoro investigativo si è concentrato anche quest'anno sul contrasto dell'elusione delle sanzioni imposte da Bruxelles nei confronti della Russia e la Bielorussia. L'Olaf ha anche condotto indagini su potenziali frodi ai danni dei fondi Ue in Ucraina, una delle quali è riportata in questo rapporto. Come ogni anno, viene sottolineato ancora nel documento, l'Olaf ha anche indagato su sospetti di cattiva condotta da parte del personale e di membri delle istituzioni dell'Ue. In totale, lo scorso anno l'Olaf ha archiviato 44 casi di cattiva condotta da parte dei funzionari comunitari, 9 dei quali al Parlamento europeo e altrettanti alla Commissione europea.
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