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Fitto: "Dall'Ue via libera alla proroga della decontribuzione Sud"

Fitto: "Dall'Ue via libera alla proroga della decontribuzione Sud"

Il ministro a Bruxelles da Vestager. Obiettivo rendere strumento valido nel lungo termine

Bruxelles, 25 giugno 2024, 15:25

Redazione ANSA

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Fitto: "Dall 'Ue via libera alla proroga della decontribuzione Sud" - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fitto: "Dall 'Ue via libera alla proroga della decontribuzione Sud" - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Via libera dell'Ue alla proroga fino al 31 dicembre della cosiddetta decontribuzione sud, una misura legata al quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stati, che prevedeva l'esonero contributivo pari al 30% per le imprese del Mezzogiorno. L'ok è stato annunciato dal ministro per gli Affari Ue, il Sud, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, al termine di un incontro con la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, questa mattina a Bruxelles. Ora "l'obiettivo è quello di trasformare" la misura, "d'intesa con la Commissione europea, in uno strumento più a lungo termine e più orientato verso gli investimenti", ha detto Fitto.

Il via libera della Commissione europea è arrivato al termine di una trattativa condotta sottotraccia in questi mesi dal ministro. La misura è legata al regime temporaneo degli aiuti di stato, lo strumento sugli aiuti di Stato attivato dalla Commissione europea per far fronte alla pandemia e successivamente a seguito della guerra in Ucraina e in scadenza il prossimo 30 giugno. "È a causa di questo carattere temporaneo che la decontribuzione Sud negli anni scorsi era stata autorizzata da Bruxelles solo per periodi brevi e mai superiori ai dodici mesi", viene spiegato in una nota.

"Alla luce del venir meno del temporary framework", la misura dedicata alle imprese del sud "dovrà essere modificata e resa più mirata facendo leva su una o più diverse basi giuridiche", ha sottolineato Fitto al termine del colloquio, riferendo di aver "al tempo stesso" ringraziato Vestager "per aver accolto, nel rispetto della normativa europea, la richiesta del governo italiano di una modifica della misura e di un'ultima proroga per ulteriori sei mesi del periodo a cui si applica la 'decontribuzione' nella consapevolezza che si tratta in questa fase di una misura molto importante per l'economia e l'occupazione del nostro Mezzogiorno". "Un risultato importante, frutto di un grande impegno del Governo e giunto al termine di un proficuo ed approfondito dialogo con la Commissione europea", ha aggiunto il ministro.

"Accogliamo positivamente il via libera dell'Unione europea alla proroga della misura decontribuzione Sud fino al prossimo 31 dicembre". Così il vicepresidente nazionale Confesercenti con delega alle politiche del Mezzogiorno Vincenzo Schiavo in merito al posticipo del provvedimento, annunciato oggi dal ministro Raffaele Fitto. Una proroga "che avevamo richiesto con forza: si tratta di una misura molto apprezzata e utilizzata dalle imprese, e la mancata riconferma dell'esonero contributivo avrebbe avuto pesanti conseguenze per i bilanci delle aziende", spiega Schiavo. Inoltre, Confesercenti auspica che "la riduzione dei contributi possa essere mantenuta in misura decrescente fino al 2029", in modo da sostenere le imprese economicamente più deboli. "Siamo disponibili a un confronto aperto con il governo, e nel rispetto delle indicazioni di Bruxelles, per una futura modifica della misura più orientata verso gli investimenti", ha concluso il vice presidente.

Tra le principali modifiche previste dall'Italia un aumento di bilancio di 2,9 miliardi di euro, con l'intero schema di aiuti di Stato che sale da 11,4 miliardi a 14,3 miliardi di euro, e una proroga del periodo di applicazione degli sgravi contributivi a favore delle imprese del Mezzogiorno fino al 31 dicembre 2024. Sono le principali modifiche previste dall'Italia nel quadro del regime decontribuzione Sud e approvate oggi dalla Commissione europea. Bruxelles ricorda di aver approvato il regime originale nel giugno 2022 e le successive modifiche nel dicembre 2022 e nel dicembre 2023. L'esecutivo Ue ritiene che il regime italiano, come modificato, "resta necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro" e "continua ad essere in linea con le condizioni stabilite" nelle norme comunitarie sugli aiuti di stato. In particolare, viene evidenziato, "l'aiuto sarà basato su un budget stimato e concesso entro il 30 giugno 2024".

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