/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

>ANSA-PROFILO/Von der Leyen la predestinata per il trono dell'Ue

>ANSA-PROFILO/Von der Leyen la predestinata per il trono dell'Ue

La tedesca nata a Ixelles che ha guidato l'Europa nella pandemia

BRUXELLES, 27 giugno 2024, 19:14

Redazione ANSA

ANSACheck

(di Michele Esposito) Che Ursula von der Leyen fosse una predestinata a guidare l'Europa lo si capisce già dalla sua carta d'identità: Ursula Gertrud Albrecht è tedesca ma è nata a Ixelles, una dei quartieri più iconici di Bruxelles. Ed è nella capitale belga, che nel 2019, l'allora ex ministra tedesca della Difesa fa ritorno da trionfatrice dopo che, dopo tre giorni di negoziato e sulla spinta di Emmanuel Macron, i 27 decidono di voltare le spalle a Manfred Weber virando su un candidato all'epoca di seconda fila. Il 16 luglio l'Eurocamera la incorona presidente della Commissione lanciandola verso un quinquennio segnato da guerre e crisi epocali. Anni segnato anche da forti malumori nei confronti della presidente della Commissione che, tuttavia, è riuscita a incassare il sì dei leader per il suo bis. E ora, ad attenderla, c'è il difficile esame dell'Eurocamera Von der Leyen nasce l'8 ottobre del 1958. Suo padre, Ernst, è uno dei primi funzionari pubblici del continente a lavorare per la Commissione. Lei frequenta la scuola europea a Bruxelles e solo dopo il diploma torna nel suo Paese di origine, dove intraprende una carriera universitaria piuttosto movimentata. Si iscrive prima a archeologia, poi ad economia, infine si laurea in medicina a Hannover. Conosce, nel frattempo, Heiko von der Leyen, discendente di una nobile famiglia teutonica. I due convolano a nozze nel 1986 e avranno sette figli. Nel 1990, invece, Ursula sposa la causa della Cdu, il potente partito di centrodestra tedesca. Lì comincia la sua ascesa politica: nel 2005 Angela Merkel la sceglie come ministra della Famiglia. Dal 2009 al 2013 è alla guida del dicastero del Lavoro e degli Affari Sociali. Diviene infine la prima ministra donna della Difesa nella storia della Germania.
    I rapporti con i militari sono a dir poco altalenanti e a sfiorarla è anche un'inchiesta per le spese dei consulenti del ministero. Lei però ha già spiccato il volo. Supera le forche dell'Eurocamera per soli nove voti (decisivo il M5s) e comincia la legislatura puntando tutto sul Green Deal. A sconvolgere i suoi piani, tuttavia, ci pensa l'ondata del Covid. La corsa ai vaccini la vede protagonista (ma anche coinvolta in un'inchiesta per il contratto con la Pfizer): l'Europa trainata dal suo carattere di ferro riesce a coniare il Green Pass per mantenere una certa libertà di circolazione. Un effetto simile von der Leyen riesce a innescarlo quando Vladimir Putin attacca l'Ucraina. La corsa dell'Ue a sganciarsi dal gas russo è uno sei successi della Commissione von der Leyen, che si ritrova tuttavia ad affrontare una crescente 'fatigue' dei governo nel sostegno a Kiev.
    Appassionata di cavalli, così stakanovista da alloggiare a Palazzo Berlaymont, sobria nello stile e nelle parole, accusata dai suoi detrattori di essere una formidabile accentratrice e di andare ben oltre i suoi poteri: von der Leyen, per cercare il bis, ha cambiato volto tentando di mostrare il suo lato più umano e non risparmiandosi una campagna elettorale in giro per il continente. Ora solo i franchi tiratori dell'Eurocamera la dividono da un bis in cui lei ha sempre creduto.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.