BRUXELLES - L'Ungheria ribadisce la sua opposizione al "vergognoso patto" sui top jobs, finalizzato al vertice dei leader europei, e sottolinea il suo "impegno attivo" sulla scena internazionale, nonostante le critiche volte a dipingere un Paese "isolato" nella politica internazionale. "Non sosteniamo il vergognoso patto tra socialisti-liberali-popolari a Bruxelles" ha scritto in un tweet Balázs Orbán, direttore politico del primo ministro ungherese Victor Orbán. "Faremo parte - ha aggiunto - di una coalizione sovranista e patriottica in Europa che chiede un cambiamento e pensa che, invece delle politiche fallimentari degli ultimi anni, l'Ue abbia bisogno di una nuova direzione". Il portavoce del governo magiaro, Zoltan Kovacs, ricorda invece i recenti "incontri con i principali leader dell'Ue come Emmanuel Macron, Giorgia Meloni, Olaf Scholz e il futuro segretario generale della Nato Mark Rutte" che "sottolineano l'impegno attivo dell'Ungheria sulla scena internazionale", nonostante "i nostri critici spesso sostengano che l'Ungheria è isolata nella politica internazionale". Nel riferire dell'incontro tra Orban e Meloni, Kovacs sottolinea in particolare la convergenza di vedute sull'importanza di "promuovere un'economia europea competitiva" e di "garantire che la transizione verde collabori con l'industria europea anziché contrastarla". "Meloni - scrive - ha espresso un forte sostegno alle priorità dell'Ungheria durante la sua presidenza dell'Ue", ossia "far fronte al declino demografico, migliorare la competitività e rafforzare la difesa europea".
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