"La nascita di una vera politica
industriale dell'Ue sarà uno dei grandi temi della prossima
legislatura europea: non una politica di concorrenza ma una
politica industriale attiva che identificherà settori prioritari
in cui incanalare risorse e finanziamenti, sia europei che
nazionali". Lo ha evidenziato Nicola Verola, direttore generale
per l'Europa e la politica commerciale internazionale del
ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale, intervenendo al webinar "Europa. Tra Presente e
Futuro", promosso dall'istituto Dirpolis della Scuola Superiore
Sant'Anna di Pisa, in collaborazione con l'Agenzia ANSA,
nell'ambito del progetto "Cohesion and new funding opportunities
- time for results? (TIME4RESULTS)", finanziato dalla DG Regio
della Commissione europea.
Verola è autore insieme a Giuliano Amato del volume 'Europea,
tra presente e futuro', curato per l'Enciclopedia Treccani, che
ha studiato come le tre crisi esogene della pandemia Covid-19,
dell'aggressione all'Ucraina da parte della Russia e il
"rapporto burrascoso" tra l'Ue e Trump abbiano innescato
cambiamenti profondi nell'Unione europea, in termini di
sicurezza e competenze. Tre crisi che hanno "tolto sicurezza
sulla nostra incolumità, sulla persistenza della pace in Europa
e sul poter fare affidamento al fratello americano", ha
evidenziato Verola. Crisi e fattori di incertezza che hanno
però innescato anche una serie di riflessioni, a partire dal
fondo Next Generation che "ha rotto il tabù del debito comune
per affrontare situazione di crisi" e dell'integrazione fiscale
a livello europeo e della necessità di dotarsi di una politica
industriale che non sia solo politica di concorrenza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA