Gli ambasciatori non hanno
considerato credibili le argomentazioni dell'Ungheria visti "i
tempi, la sequenza degli incontri, l'uso degli hashtag della
Presidenza di turno nelle comunicazioni ufficiali" e, non
ultima, la reazione di Vladimir Putin.
"I confini erano chiaramente e deliberatamente confusi, Orban
è andato contro la lettera e lo spirito delle conclusioni del
Consiglio Europeo danneggiando così l'unità dell'Ue", confida
una fonte diplomatica. Il servizio giuridico ha poi presentato
un'argomentazione "chiara e forte" sul fatto che tutti gli Stati
membri sono vincolati dal principio della "cooperazione sincera"
e che la Presidenza di turno ha solo un ruolo "limitato" nella
rappresentanza esterna dell'Ue.
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