"Le sfide legate alla gestione
delle acque sono in aumento, soprattutto in relazione
all'aumento degli eventi metereologici estremi. L'acqua non è
una risorsa naturale infinita e la resilienza idrica gestita
correttamente può evitare i conflitti". Lo ha dichiarato la
ministra ungherese dell'ambiente, Anikó Raisz, in conferenza
stampa al termine del primo Consiglio informale dell'ambiente
che si è tenuto a Budapest.
"La carenza d'acqua è un importante fattore scatenante dei
conflitti globali, quindi la promozione di una gestione
sostenibile e resiliente dell'acqua dovrebbe essere considerata
parte integrante della prevenzione e della risoluzione dei
conflitti, nonché della stabilizzazione e della prevenzione
delle migrazioni", ha sottolineato ancora, spiegando che la
resilienza idrica sarà al centro del semestre di presidenza
ungherese alla guida dell'Ue. "Queste conclusioni, ci auguriamo,
contribuiranno alle iniziative della Commissione europea in
materia di resilienza idrica", ha aggiunto. L'esecutivo europeo
avrebbe dovuto pubblicare a marzo scorso una comunicazione sulla
resilienza idrica, poi slittata a data da destinarsi.
Alla prima riunione informale dei ministri dell'Ambiente
ospitata dalla presidenza ungherese, a quanto si apprende,
avrebbero partecipato 17 tra ministri e vice ministri, mentre le
altre 10 delegazioni sarebbero state rappresentate dai
rappresentanti permanenti o delegati.
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