BRUXELLES, 15 LUG - "Il Primo Ministro ha informato per iscritto i leader del Consiglio Europeo sui negoziati, sulle esperienze della prima fase della missione di pace e sulle proposte ungheresi: se l'Europa vuole la pace e vuole avere un ruolo decisivo nella risoluzione della guerra e nella fine dello spargimento di sangue, deve ora elaborare e attuare un cambiamento di direzione". Lo dice Balaz Orban, braccio destro del premier ungherese Viktor Orban, nel corso di un'intervista alla testata Magyar Nemzet.
"Non dobbiamo né sopravvalutare né sottovalutare il nostro ruolo: sappiamo esattamente quali sono i punti di forza del Paese e quali no, ma fin dal primo giorno del conflitto siamo stati agenti credibili per la pace, essendo gli unici in grado di negoziare con tutte le parti", ha detto il consigliere politico del premier. "Il fatto stesso che questi incontri si siano svolti a intervalli di due settimane dimostra che l'Ungheria può svolgere un ruolo serio nella mediazione: la maggior parte dei Paesi al mondo aspetta anni solo per avere un incontro di questo tipo", ha detto ancora.
"Siamo convinti che l'intero periodo di presidenza dell'Ue del nostro Paese debba essere utilizzato, in termini politici, per creare le condizioni per i negoziati di pace: se l'Ue non agisce ora, potrebbe non essere in grado di agire in seguito", ha affermato. Con diversi attori internazionali "vale la pena negoziare e incoraggiarli ad agire insieme", ha aggiunto il portavoce annunciando altri viaggi. "Siamo nel mezzo di un periodo molto intenso", ha concluso.
La presidenza della Commissione Europea ha fatto sapere all'Ansa di non avere traccia di lettere inviate dal premier ungherese Viktor Orban su possibili proposte per la soluzione del conflitto in Ucraina. Il direttore dell'ufficio politico del premier, Balazs Orban, in un'intervista ha detto che il "primo ministro ha informato per iscritto i leader del Consiglio europeo". "La presidente della Commissione ne fa parte", ha notato il portavoce.
Un'alta fonte europea non ha escluso che Viktor Orban userà la piattaforma della Comunità politica europea per parlare del processo di pace in Ucraina. "È possibile, non lo sappiamo per certo", ha affermato. "Forse ci saranno dei bilaterali sul tema o forse prenderà la parola nella plenaria per presentare un piano di pace alternativo a quello a cui si è lavorato finora", ha aggiunto.
Il format della Cpe è d'altra parte volutamente lasco, per permettere ai leader confronti in libertà sulle più disparate questioni. Lo dimostra il fatto che, al momento, non siano giunte richieste per modificare la location del prossimo vertice, ovvero l'Ungheria, il cui governo guida la presidenza di turno del Consiglio Ue. "La Comunità Politica Europea non è l'Ue", nota ancora il funzionario riferendosi ai vari piani di boicottaggio allo studio tra i 26 contro Orban.
Al prossimo incontro della Cpe, previsto questa settimana nel Regno Unito, i leader si confronteranno su tre argomenti principali, ovvero la difesa della democrazia, in particolare riguardo alle interferenze esterne e la disinformazione, la migrazione e, in ultimo, energia e connettività. Il gruppo di lavoro sulla migrazione, si apprende, sarà co-presieduto da Italia e Albania. "L'idea è di discutere soluzioni sulla creazione di percorsi legali per la migrazione, da un lato, ma anche sulla lotta alle organizzazioni criminali e lo sfruttamento della tratta degli esseri umani", spiega la fonte.
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