STRASBURGO - Un commissario ad hoc alla sburocratizzazione che favorisca il contesto in cui operano le imprese. È stato questo, a quanto si apprende da fonti presenti alla riunioni, uno dei punti sottolineati dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel corso della riunione con il gruppo dei Conservatori e riformisti. Tra i punti toccati dalla candidata alla guida dell'esecutivo anche quello relativo a Tik tok e ai suoi effetti - negativi - sui giovani europei. L'incontro con i Conservatori è durato poco più di un'ora.
"È stata un'ora intensa", ha detto la presidente al termine dell'incontro con il gruppo Ecr incalzata dai giornalisti. La riunione era l'ultima in programma tra quelle da fare con i gruppi politici.
Nel corso dell'incontro, a quanto si apprende da fonti di Fratelli d'Italia, il primo a prendere la parola è stato il capodelegazione Carlo Fidanza. Fidanza ha chiesto un "radicale cambio di passo sul Green Deal, il superamento dell'approccio ideologico che ha caratterizzato la legislatura appena conclusa". Sul dossier migranti Fidanza ha auspicato che si prosegua "sulla strada tracciata da Giorgia Meloni, con nuovi accordi con i Paesi africani per fermare le partenze e sconfiggere le mafie dei trafficanti".
Fidanza ha chiesto un "radicale cambio di passo sul Green Deal, il superamento dell'approccio ideologico che ha caratterizzato la legislatura appena conclusa, il rispetto della neutralità tecnologica, la salvaguardia della competitività delle imprese europee". "Non possiamo prescindere dal constatare come il risultato elettorale del 9 giugno abbia visto premiati i partiti e i movimenti che hanno criticato in diverse forme l'attuazione del Green deal e invece penalizzati dal voto popolare i partiti che maggiormente l'hanno sostenuto", ha detto. "Vogliamo sapere se il futuro approccio sull'agricoltura sarà come quello, negativo, di gran parte della legislatura passata, oppure quello più pragmatico degli ultimi mesi", ha insistito. Fidanza, parlando di immigrazione, ha infine dato atto a Von der Leyen di "aver saputo resistere alle pressioni delle sinistre che hanno cercato di boicottare gli accordi con la Tunisia e con l'Egitto".
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