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>ANSA-FOCUS/L'Eurocamera sostiene Kiev, Lega e M5s votano contro

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FdI non condanna Orban, il Pd boccia l'uso delle armi in Russia

STRASBURGO, 17 luglio 2024, 20:07

Redazione ANSA

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(di Pietro Guastamacchia) A Strasburgo tutto riparte da Kiev e la nuova legislatura Ue dedica il suo primo voto al rinnovo del sostegno europeo all'Ucraina e alla condanna del recente viaggio a Mosca del primo ministro ungherese Viktor Orban, ma maggioranza e opposizioni italiane si spaccano.
    A favore del testo, che chiede agli Stati membri di aumentare il loro sostegno militare a Kiev "per tutto il tempo necessario e in qualsiasi forma necessaria", si schiera tutta la delegazione di Forza Italia e tutto il Partito Democratico, con l'eccezione di Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Il testo incassa il sostegno anche di Fratelli d'Italia, che però si distingue dalle altre delegazioni votando contro tutti gli emendamenti di condanna alla condotta del premier magiaro.
    Contrari alla linea di sostegno a oltranza della causa ucraina gli eurodeputati della Lega - tra cui il generale Roberto Vannacci - che definiscono il testo un "attacco politico strumentale". Il fronte dei no, oltre ai sovranisti della Lega, spazia fino agli eurodeputati del Movimento 5 Stelle, la sinistra di Ilaria Salis e Mimmo Lucano, e i tre eurodeputati italiani dei Verdi: Cristina Guarda, Leoluca Orlando e Benedetti Scuderi. Un voto in controtendenza con la loro famiglia politica: il gruppo dei Verdi Ue vota infatti largamente a favore della risoluzione, lasciando isolata la delegazione italiana, priva in aula del capodelegazione Ignazio Marino.
    Scintille anche in casa Pd. Con le eccezioni delle astensioni di Pina Picierno ed Elisabetta Gualmini, il Pd sceglie di non sostenere una parte del testo che permette l'uso di armi occidentali sul territorio russo "per rivendicare con forza il ruolo storico, politico e diplomatico dell'Europa". Ma il blitz della pattuglia dem non basta: la formulazione incassa infatti il sostegno di tutto il gruppo socialista, liberale e popolare e rimane nel testo finale che gli eurodeputati del Partito democratico scelgono comunque di sostenere.
    Nonostante la posizione comune sulla questione ucraina, la prima sessione di voto a Strasburgo è anche l'occasione per il primo scontro tra la nuova formazione dei Patrioti per l'Europa e l'attivista italiana Ilaria Salis. "C'è una deputata che picchia le persone con un martello. La violenza viene dalla sinistra, e chiederei che venga fatta luce su questa persona per evitare che in quest'aula siano portate armi", dichiara poco prima del voto l'eurodeputato austriaco dei Patrioti, Georg Mayer. Parole che innescano subito uno scontro con il gruppo The Left: "L'estrema destra ha già mostrato il suo vero volto, Salis ha difeso i diritti fondamentali ed è stata imprigionata da Orban per questo. È un onore averla qui, e con noi combatterà il vostro regime", replica immediatamente la capogruppo delle sinistre, la francese Manon Aubry.
   

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