Un delicato gioco di equilibrismo per convincere gli indecisi, sfondare quota 361 e assicurarsi il bis. Nel giorno della verità Ursula von der Leyen sfodera il leitmotiv della sua campagna elettorale, quel "no agli estremismi" che nel segreto delle urne le garantirà l'ampio sostegno del "centro democratico" di Popolari, Socialisti, Liberali e Verdi. E, con un discorso omnibus di un'ora, elargisce concessioni a tutti.
Davanti alla plenaria dell'Europarlamento, la tedesca invoca "un'Europa forte in tempi di grande ansia e incertezza" puntellando le sue linee politiche: attacca Viktor Orban, si impegna a mantenere la rotta sul Green deal, lancia un piano per gli alloggi sociali, promette di rilanciare la competitività e rafforzare la difesa, assicura l'impegno nella lotta alla migrazione illegale.
Ecco i punti salienti del discorso ispirato al suo programma 'La scelta dell'Europa'.
* ORBAN ED ESTREMISIMI - "Non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo", ha scandito la presidente uscente attaccando il premier ungherese Viktor Orban e la sua missione di "appeasement" a Mosca per tendere la mano a Putin. L'Ue si doterà anche di uno scudo democratico contro le ingerenze ibride russe e cinesi.
* GREEN DEAL - Avanti sul patto green già nei primi 100 giorni di mandato: l'ex ministra tedesca intende lanciare un piano per l'industria pulita e punta dritto al taglio delle emissioni del 90% al 2040, un target da inserire nero su bianco nella legge europea sul clima. E sul controverso stop alle auto nuove a diesel e a benzina, si confermano la possibilità di una "revisione intermedia" nel 2026 e un'apertura agli e-fuels che "avranno un ruolo importante" dopo la deadline del 2035.
* MIGRANTI - Nessuna impunità per i trafficanti di esseri umani, avanti su rimpatri e intese con i Paesi terzi e la promessa di riflettere su nuovi modi per contrastare la migrazione irregolare.
* MEDITERRANEO - L'area del Mare Nostrum è degna della "più completa attenzione": la Spitzenkandidatin del Ppe nominerà un commissario per il Med "che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e aree di interesse reciproco".
* CASA - Lo aveva promesso ai Socialisti: la crisi abitativa sarà al centro della nuova agenda Ue con un piano per "un'edilizia a prezzi accessibili" per le famiglie più vulnerabili e un commissario ad hoc.
* DIFESA - Il mantra è costruire "una vera e propria Unione europea della Difesa" con un commissario dedicato, capace di coordinare i Paesi membri e lavorare insieme all'Alto rappresentante Ue.
* STOP ALLA BUROCRAZIA - "Velocità, coerenza e semplificazione" sono le parole d'ordine per ridurre gli oneri amministrativi a carico di aziende e Pmi in tutti i settori. A coordinare i lavori ci sarà un vicepresidente ad hoc.
* COMPETITIVITÀ - Per non perdere il passo con Stati Uniti e Cina, l'Europa "ha bisogno di una forte spinta". Che, ha indicato la tedesca, potrà essere assicurato anche con "un nuovo Fondo europeo per la competitività".
* GAZA - Dal 7 ottobre finita più volte al centro delle critiche per le sue posizioni sul Medio Oriente, von der Leyen ha lanciato un messaggio contro "lo spargimento di sangue a Gaza" che "deve fermarsi, qui e ora".
* SOCIAL MEDIA - Basta con le piattaforme che creano dipendenza da scrolling con effetti nefasti nei ragazzi: la prossima Commissione Ue convocherà "la prima inchiesta europea sull'impatto dei social media sulla salute dei giovani" proseguendo nel solco della lotta alle Big Tech avviata nell'ultima legislatura.
Le linee guida
Trentuno pagine, un ampio spettro di argomenti, obiettivi, proposte: le linee guida per il quinquennio 2024-2029 diffuse da Ursula von der Leyen riflettono alcune delle priorità che la presidente della Commissione designata ha già illustrato durante la sua campagna elettorale. Il titolo del documento è chiarissimo: "la scelta dell'Europa".
Nella prefazione von der Leyen spiega: "La campagna elettorale in tutta Europa in vista delle elezioni europee di quest'anno ci ha ricordato cosa rende la nostra Unione quello che è. Quasi 500 milioni di persone con culture così diverse, storie complesse e prospettive differenti si riuniscono nello stesso momento per esprimere il loro desiderio di un'intera Unione di 27 Paesi. Con il loro voto contribuiscono anche a costruire un'identità europea condivisa, il tutto legato dal nostro ricco e variegato arazzo culturale.
Questa è la più grande forza dell'Europa. L'Europa è più di una costruzione o di un progetto. L'Europa è la nostra casa: unica nel design e unita nella diversità. Dal numero record di votanti per la prima volta a coloro che hanno votato in tutte le elezioni europee, i cittadini hanno espresso speranze e aspirazioni per un futuro più sano e prospero. Ma hanno anche sottolineato il fatto che ci troviamo in un'epoca di ansia e incertezza".
"Ritengo che le maggiori sfide della nostra epoca - dalla sicurezza ai cambiamenti climatici alla competitività - possano essere risolte solo attraverso un'azione congiunta. Le nostre minacce sono troppo grandi per essere affrontate individualmente. Le nostre opportunità sono troppo grandi per essere colte da soli", è l'appello di von der Leyen.
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