/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Efsa, con cambiamenti climatici aumenta rischio batteri vibrioni

Efsa, con cambiamenti climatici aumenta rischio batteri vibrioni

Nei frutti di mare, proliferazione legata ad aumento temperature

Bruxelles, 23 luglio 2024, 20:26

Redazione ANSA

ANSACheck
Efsa, con cambiamenti climatici aumenta rischio batteri vibrioni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Efsa, con cambiamenti climatici aumenta rischio batteri vibrioni - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - La presenza di batteri vibrioni, responsabili di gastroenteriti e altre infezioni, nei frutti di mare è destinata ad aumentare sia a livello globale che in Europa a causa dell'aumento delle temperature, soprattutto nelle acque a bassa salinità o salmastre. Questo l'avvertimento lanciato dall'Efsa, l'autorità europea di sicurezza alimentare, nell'ultima valutazione sulla presenza di questi batteri acquatici che possono provocare infezioni gravi negli esseri umani che consumano frutti di mare e molluschi crudi o poco cotti, come le ostriche. Cambiamento climatico e aumento delle temperature favoriscono la proliferazione dei batteri, con conseguente aumento del rischio di infezioni dovute al consumo di frutti di mare contaminati. Le regioni particolarmente a rischio - spiega l'Efsa - sono quelle con acque salmastre o a bassa salinità, come il Mar Baltico, le acque di transizione tra il Mar Baltico e il Mare del Nord e il Mar Nero. Per prevenire la proliferazione batterica, l'autorità europea con sede a Parma raccomanda di mantenere la catena del freddo durante la lavorazione, il trasporto e la conservazione, in particolare per i frutti di mare destinati a essere consumati crudi e ai consumatori raccomanda di non consumarli da crudi. Non solo le alte temperature. L'autorità europea con sede a Parma mette in guardia sul rischio che in alcune specie di vibrioni si riscontra sempre più spesso una resistenza agli antibiotici. Gli esperti di Parma raccomandano a Bruxelles di avviare un'indagine sulla presenza di questi batteri nei prodotti ittici "come priorità fondamentale per raccogliere dati aggiuntivi e armonizzati".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.