"Il nuovo Report sullo Stato di
diritto 2024, pubblicato oggi dalla Commissione europea,
rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme per il nostro Paese.
Per il quarto anno consecutivo il documento mette in evidenza
alcuni vulnus importanti per un Paese che dovrebbe sforzarsi di
garantire il pieno rispetto dello stato di diritto", dichiara
Federico Anghelé Direttore di The Good Lobby, Ong basata a
Bruxelles e impegnata nella difesa dei valori democratici.
"La politica italiana continua, infatti, a fare orecchie da
mercante, nonostante i numerosi scandali politici, che solo
nelle ultime settimane hanno coinvolto il Presidente della
Liguria Toti e il sindaco di Venezia Brugnaro", rimarca Anghelé.
The Good Lobby, con la coalizione Lobbying4Change, formata da
45 associazioni del terzo settore, sollecita l'approvazione di
una legge sul lobbying che renda i processi decisionali più
inclusivi e trasparenti assieme a più di 25000 persone che hanno
firmato la nostra petizione. "L'Italia continua a essere
l'unico grande Paese europeo (assieme alla Spagna) a non avere
regole sul lobbying; ma servono anche azioni urgenti in materia
di conflitti di interessi e per rendere pienamente trasparenti
fondazioni e associazioni politiche, il vero tallone d'Achille
del nostro sistema di finanziamento alla politica", denuncia
ancora Anghelé.
L'ong quindi conclude che "l'aumento degli attacchi e delle
minacce nei confronti dei giornalisti, l'abuso delle querele
temerarie per censurare il loro libero pensiero, la mancata
riforma della legge sulla diffamazione costituiscono un terreno
pericoloso in cui la tutela delle libertà fondamentali è ogni
giorno sotto attacco. Insieme alla coalizione Case (Coalition
Against Slapp in Europe) stiamo lavorando in Europa e in Italia
per accelerare il processo di recepimento della direttiva
europea anti-Slapp e per dare il nostro contributo all'adozione
di una legge sulla diffamazione che tuteli la libertà di
espressione di giornalisti ed attivisti".
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