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>ANSA-FOCUS/In Ue scatta l'AI Act, il primo regolamento al mondo

>ANSA-FOCUS/In Ue scatta l'AI Act, il primo regolamento al mondo

'Le norme per uno sviluppo di cui gli europei possono fidarsi'

BRUXELLES, 01 agosto 2024, 20:29

Redazione ANSA

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(di Michele Esposito) Il primo agosto come data simbolo nel rapporto tra l'uomo e le macchine: nell'Unione Europea è infatti entrato in vigore l'AI Act, il primo regolamento al mondo sull'Intelligenza Artificiale. Approvato in via definitiva a marzo all'Eurocamera e ratificato a fine maggio dai Ventisette il regolamento è ora formalmente applicabile. E sarà obbligatorio per tutti. "Le norme promuoveranno lo sviluppo di una IA di cui gli europei possono fidarsi. E fornirà sostegno alle Pmi e alle startup europee per portare sul mercato soluzioni di IA all'avanguardia", ha sottolineato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
    L'obiettivo primario dell'AI Act è ridurre i rischi sociali legati all'uso dell'Intelligenza Artificiale. Il regolamento mette in campo una serie di obblighi a fornitori e sviluppatori di sistemi di IA in base ai diversi livelli di rischio identificati.
    Quando questo rischio è inaccettabile, scattano i divieti: è il caso ad esempio delle tecniche manipolative, delle pratiche di polizia predittiva, del riconoscimento delle emozioni, bandito dalle misure Ue, nei luoghi di lavoro e nelle scuole. E ancora è il caso del riconoscimento facciale, il cui uso è consentito solo alle forze dell'ordine e soggetto a condizioni rigorose e solo in casi specifici. Gli usi ammessi includono, ad esempio, la ricerca di una persona scomparsa o la prevenzione di un attacco terroristico. Nel corso del complesso iter per la sua approvazione, il set delle norme Ue è più volte cambiate.
    Una delle ultime modifiche ha riguardato l'IA generativa. Nel caso di chatbot e sistemi che interagiscono con le persone, queste ultime devono sapere di relazionarsi con una macchina. Le immagini, i testi e gli altri output di un'IA generativa devono essere contrassegnati in un formato leggibile dalla macchina e rilevabili come artificiali, così come occorre indicare che i deep fake sono stati creati da un'IA.
    Quello entrato in vigore il primo agosto non è solo un regolamento 'difensivo': promuove lo sviluppo dell'Ia, strizzando l'occhio alle start-up. I Paesi dell'Ue dovranno istituire e rendere accessibili a livello nazionale spazi di sperimentazione normativa e meccanismi di prova in condizioni reali (i cosiddetti sandbox), in modo che Pmi e start-up possano sviluppare sistemi di IA innovativi e addestrarli prima di immetterli sul mercato. Attuare l'AI Act non sarà facilissimo e nel suo insieme sarà applicabile solo tra poco meno di due anni.
    Ma alcune sue norme richiedono un'implementazione già nei prossimi mesi. Al Parlamento Ue, a settembre, sarà formalizzato un gruppo di monitoraggio ad hoc, che sarà presieduto dal relatore dell'AI Act, Brando Benifei. "Insieme ai colleghi eurodeputati che hanno con me negoziato questa legge abbiamo avviato confronti informali con la Commissione per l'avvio di questo processo, che vedrà già fra sei mesi la piena vigenza dei divieti di uso nelle casistiche individuate come troppo rischiose", ha spiegato l'eurodeputato Pd.
   

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