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Per Financial Times crepe nel rapporto di Meloni con l'Ue

Per Financial Times crepe nel rapporto di Meloni con l'Ue

"Rapporto sempre più deteriorato, relazione è a punto di svolta" anche secondo Politico.eu

Bruxelles, 02 agosto 2024, 11:47

Redazione ANSA

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Per Financial Times crepe nel rapporto di Meloni con l 'Ue - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per Financial Times crepe nel rapporto di Meloni con l 'Ue - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Secondo il Financial Times il rapporto della premier Giorgia Meloni con Bruxelles sta prendendo "una piega amara". Il quotidiano della City titola così un'analisi in pagina oggi sui recenti sviluppi nei rapporti del governo italiano con le istituzioni europee. "Uno scontro sulla libertà di stampa e il rifiuto di Giorgia Meloni di sostenere Ursula von der Leyen per un secondo mandato alla guida della Commissione europea hanno messo in luce le crepe nei rapporti del premier italiano con Bruxelles", scrive. "Durante i suoi quasi due anni al potere, Meloni ha stretto legami migliori del previsto con i leader dell'Ue, attenuando la sua retorica euroscettica e gestendo attentamente le fragili finanze pubbliche dell'Italia, con l'obiettivo di mantenere soddisfatti gli investitori. Nel frattempo, von der Leyen corteggiava il primo ministro di destra mentre cercava il sostegno dei leader dell'Ue per restare in carica. La politica tedesca ha sostenuto l'approccio duro del leader italiano all'immigrazione e ha accettato di modificare alcuni dei piani di spesa per la quota di 200 miliardi di euro dei fondi di recupero dell'Ue dell'Italia. Ma questa collaborazione ora mostra segni di cedimento", aggiunge il quotidiano ricordano gli scambi sulla relazione della Commissione sullo Stato di diritto e l'astensione di Meloni al Consiglio europeo sulla conferma di Ursula von der Leyen per un altro mandato alla presidenza, con il voto poi contrario di FdI al Parlamento europeo. Per l'Ft le analisi indicano che questi incidenti "hanno segnalato un periodo di maggiore volatilità tra Roma e Bruxelles, mentre Meloni cerca di rafforzare le sue credenziali nazionaliste. Tensioni incombono sulla politica fiscale, sul ritmo della transizione verde dell'UE e su altre questioni". "Un test chiave, e in rapida salita, della reputazione di Meloni a Bruxelles sarà la sua scelta del commissario Ue, per il quale il governo spera di ottenere un portafoglio economico di alto livello", afferma tra l'altro il quotidiano ricordando che il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto è il favorito per essere il suo candidato.

"Giorgia Meloni attacca briga con Ursula von der Leyen. E la situazione potrebbe farsi brutta". Lo scrive Politico.eu affermando che la premier italiana "è furiosa per il rapporto annuale sullo stato di diritto della Commissione europea" e ricordando la lettera inviata alla presidente dell'esecutivo Ue. "Si tratta dell'ultimo episodio di un rapporto sempre più deteriorato tra le due leader", scrive. "Alti funzionari e diplomatici Ue hanno messo in dubbio la saggezza di licenziare pubblicamente von der Leyen, afferma la testata online citando un alto diplomatico Ue secondo cui "quello che ha fatto Meloni è stato semplicemente stupido" e "ha bruciato così tanto capitale politico in poche settimane". "Nel breve termine, le tensioni potrebbero influenzare il tipo di portafoglio che riceverà il prossimo membro italiano della Commissione", afferma. "Se Meloni propone una figura più di destra, von der Leyen potrebbe punire Meloni con il simbolico nuovo portafoglio Mediterraneo, secondo diplomatici", mentre per l'Italia le priorità "sono più economiche, quindi il governo spera in un commissario economico di peso". "L'Italia ha il secondo debito pubblico più alto d'Europa e un deficit che viola i limiti dell'Ue - sottolinea Politico -. Ciò prepara Roma a uno scontro con la Commissione europea, poiché le nuove regole fiscali prevedono punizioni per i Paesi con alto deficit", scrive. "Altri - conclude il sito - hanno sottolineato che la relazione è a un punto di svolta e che Meloni dovrà decidere quale direzione prendere. 'Vedremo quale Meloni emergerà da questa situazione: quella di estrema destra che abbiamo sempre temuto o quella pragmatica che abbiamo imparato a conoscere?' ha affermato un diplomatico Ue".

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