BRUXELLES - Nel suo intervento al Parlamento europeo Mario Draghi ha osservato che negli ultimi decenni la competitività europea è diventata soggetta a una serie di freni strutturali come la capacità di innovazione in ritardo, prezzi dell'energia più elevati, carenze di competenze, necessità di accelerare rapidamente la digitalizzazione e di rafforzare urgentemente le capacità di difesa comuni dell'Europa. Lo spiegano fonti parlamentari presenti all'incontro tra l'ex presidente della Bce e i capigruppo dell'Eurocamera. Draghi ha poi ha espresso soddisfazione per il fatto che molte delle sue idee avevano già trovato posto nelle linee guida politiche presentate da Ursula von der Leyen lo scorso luglio per il suo secondo mandato come Presidente della Commissione e ha osservato che questo lavoro si rifletterà nelle lettere di missione dei Commissari designati. Draghi ha poi anche sottolineato che è ora necessario un livello di cooperazione senza precedenti per raggiungere gli obiettivi e ha sottolineato che il Parlamento europeo deve essere il punto focale di questo sforzo visto che i deputati sono più vicini alle persone e all'Europa di chiunque altro.
"Grazie Mario Draghi per un'importante conversazione sulla competitività dell'Europa e sulla strada da seguire. La nostra Unione deve essere attrezzata per affrontare le realtà economiche e geopolitiche attuali e future. Insieme siamo più forti". Lo ha detto su X la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola dopo l'incontro dei capigruppi.
"La competitività sarà la priorità di questa legislatura, per questo il Rapporto Draghi è più che benvenuto. Non si parla solo di finanze ma di come vogliamo disegnare il settore produttivo europeo. L'Ue deve essere competitiva e deve poter giocare un ruolo globale": Lo ha detto il capogruppo del Ppe Manfred Weber al termine dell'incontro all'Eurocamera tra i presidenti dei gruppi e Mario Draghi. "Ci sono alcuni punti da sottolineare. Il mercato unico, la necessità di innovazione, abbiamo bisogno di 'Flexiprojects', abbiamo bisogno di una reale politica industriale. Siamo inoltre a favore del commercio internazionale e del fatto di dare alle pmi la possibilità di crescita", ha spiegato ancora Weber.
"Abbiamo bisogno che Mario Draghi mantenga le sue promesse e abbiamo bisogno di unità tra le forze pro-europee e democratiche nel Parlamento europeo per rafforzare un'Ue adatta alle sfide più urgenti di oggi e di domani". Lo dice in una nota la capogruppo dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez, dopo l'incontro dei capigruppo dell'Eurocamera con l'ex presidente della Bce, Mario Draghi. "L'Ue ha bisogno di proposte per affrontare le sfide attuali, come il cambiamento climatico e la coesione sociale. Dobbiamo modernizzare l'economia dell'Ue per essere pronti per il futuro, con un'agenda europea basata sulla giustizia sociale, l'equità climatica e la stabilità economica", aggiunge Garcia Perez. "Per questo, la capacità di investimento deve sostenere un nuovo piano industriale verde dell'UE in grado di realizzare una reindustrializzazione competitiva e verde basata su posti di lavoro di qualità e prezzi dell'energia accessibili. Un piano industriale Green Deal e un 'Buy Green and European Act' con limiti di prezzo ragionevoli per prevenire qualsiasi abuso sono essenziali. Chiediamo anche una revisione delle attuali norme fiscali e il completamento dei mercati dei capitali", spiega la capogruppo socialista. "Il nostro futuro dipende da un'idea olistica di competitività: un forte impegno sociale nei settori dell'occupazione, dell'uguaglianza e della non discriminazione e il rafforzamento dell'agenda per l'ambiente e il clima. Competitività significa crescita industriale, ma anche finanziamento della dimensione sociale", conclude.
"La competitività europea è una priorità assoluta per Renew Europe e attendiamo con ansia il rapporto" di Mario Draghi. "In un momento in cui l'Europa sta perdendo la sua avanguardia rispetto agli Stati Uniti e alla Cina, non c'è tempo da perdere.". Lo afferma la presidente di Renew Valérie Hayer in una nota diffusa dopo l'incontro al Pe con l'ex presidente Bce. "Vogliamo che la prossima Commissione europea sia più brava a implementare la legislazione dell'Ue e dimostri maggiore ambizione riguardo alle riforme necessarie per rendere l'Europa più competitiva e autonoma - aggiunge -. Non possiamo cadere vittime della falsa dicotomia dei politici estremisti che scelgono tra salvare il pianeta o la competitività del nostro settore agricolo, o la protezione dei diritti digitali contro l'innovazione" Renew Europe sottolinea di attendersi che i report di Draghi e di Enrico Letta "diventino una base fondamentale del programma politico della Commissione europea entrante". "A febbraio, Renew Europe ha adottato un documento e un piano in dieci punti per rilanciare la competitività dell'Ue - viene anche segnalato -. Questo documento è stato indirizzato a Mario Draghi, ex presidente della Bce, in una lettera formale. Il rafforzamento della competitività e della prosperità europea rimane un pilastro fondamentale delle aspettative di Renew Europe per la Commissione europea entrante"
"Il rapporto sarà di grande aiuto. Draghi ha suonato un campanello d'allarme perché gli Stati intervengano, ha detto che in caso contrario ha degli incubi sul futuro dell'economia Ue". Lo ha detto il co-presidente dei Verdi Ue, Bas Eickhout al termine dell'incontro dei capigruppo del Pe con Mario Draghi sul report sulla competitività. "Draghi ha voluto sottolineare in maniera netta come l'eccessiva compiacenza in Ue sia un problema, come finora sia mancato una piena consapevolezza delle sfide del futuro per l'Ue ma allo stesso tempo si è detto ottimista sul fatto che le cose possano cambiare", ha spiegato Eickhout. "Il messaggio del suo report è quello di un cambio di approccio. E lui ha il ruolo per delle linee guida che siano chiare", ha aggiunto il leader ecologista.
"Con la presentazione del rapporto sulla competitività presentato da Mario Draghi alla Conferenza dei Presidenti parte una spinta in avanti verso l'integrazione di cui l'Europa ha bisogno per essere il protagonista politico di cui il mondo necessita. Una dimensione utile ad affrontare i decenni che abbiamo davanti all'insegna dello sviluppo e del benessere". Lo dice in una nota Nicola Zingaretti, capodelegazione eurodeputati Pd. "Ora spetta ai Governi nazionali, alle istituzioni europee, alla Commissione europea e al Paramento Europeo in primis essere all'altezza di questa sfida. È' una grande occasione per superare i " freni strutturali " che limitano la nostra economia e aprire una stagione di innovazione per un Europa più forte e più in grado con nuove politiche sociali di difendere i cittadini", conclude Zingaretti.
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