BRUXELLES - La maggior parte dei Paesi che ha registrato un declino dello Stato di diritto a livello globale si trova in Europa. È quanto emerge dalla relazione 2024 sullo Stato globale della democrazia pubblicata dall'Istituto internazionale per la democrazia e l'assistenza democratica (International Idea).
"Negli ultimi cinque anni la performance dello Stato di diritto nel mondo è stata eterogenea, con un numero maggiore di Paesi in declino rispetto a quelli in progresso" si legge nel rapporto, in cui si specifica che "la maggior parte dei Paesi in declino si trova in Europa". D'altro canto, il rapporto evidenzia come "importanti progressi" siano stati compiuti da Paesi, come l'Ucraina e la Moldavia, "incentivati dalla prospettiva dell'integrazione nell'Ue". Promossa anche Varsavia, distintasi per "le riforme che rafforzano l'indipendenza giudiziaria".
"Tra tutti i Paesi del mondo in cui lo Stato di diritto si è deteriorato, spicca l'Europa, c'è sempre più pressione sullo Stato di diritto e sulle libertà civili, è un problema reale" commenta all'ANSA Sam van der Staak, direttore del programma regionale europeo di International Idea, sottolineando come la questione riguardi ormai "non solo l'Ungheria", ma "un numero crescente di Stati, come l'Italia, i Paesi Bassi, la Grecia, il Portogallo e, fuori dell'Ue, la Norvegia, anche se in misura inferiore".
"Credo che questa tendenza si manifesterà ovunque" è la previsione di van der Staak secondo cui si assisterà sempre più spesso ad un "andamento altalenante, un movimento a pendolo" come quello registrato in Polonia, "dove c'è stata una regressione dello Stato di diritto e poi, grazie alle elezioni, una coalizione pro-democrazia è salita al potere e ha cercato di ripristinare lo Stato di diritto".
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