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Stoltenberg: "La Nato oggi è più forte, altro che morte cerebrale"

Stoltenberg: "La Nato oggi è più forte, altro che morte cerebrale"

Il segretario generale uscente: "Il 2% del Pil destinato alla spesa militare non basta per essere sicuri"

Bruxelles, 19 settembre 2024, 14:04

Redazione ANSA

ANSACheck
Stoltenberg: "La Nato oggi è più forte, altro che morte cerebrale" © ANSA/EPA

Stoltenberg: "La Nato oggi è più forte, altro che morte cerebrale" © ANSA/EPA

BRUXELLES - "Durante il mio mandato di segretario generale, la rilevanza della Nato è stata messa in discussione, descritta come divisa, obsoleta, morta cerebralmente. Ma la realtà è che la Nato è forte, unita e più importante che mai". È quanto dirà il segretario uscente Jens Stoltenberg oggi a Bruxelles al German Marshall Fund. Fu il presidente francese Emmanuel Macron ad accusare l'alleanza di morte cerebrale in un'intervista.

''Dobbiamo essere disposti a pagare il prezzo per la pace: più soldi ci sono, più forti sono le nostre difese, più efficace è la nostra deterrenza, maggiore è la nostra sicurezza", ha detto ancora il segretario generale uscente. "La buona notizia è che abbiamo mantenuto l'impegno preso dieci anni fa'' di spendere almeno il 2% del Pil per la difesa, ''ma la cattiva notizia è che questo non è più sufficiente per mantenerci al sicuro'', ha aggiunto.

"Il potere militare ha i suoi limiti: lo scopo di qualsiasi futura operazione militare al di fuori del territorio Nato dev'essere chiaramente definito, e dobbiamo essere onesti su ciò che possiamo e non possiamo ottenere", ha sottolineato. E parlando dell'Ucraina ha rimarcato che Kiev "deve impegnarsi con la Russia da una posizione di forza, qualsiasi futuro accordo di pace deve essere sostenuto da un forte e duraturo supporto militare, non solo da pezzi di carta".

Ha poi messo in guardia gli Stati Uniti e l'Ue dal rischio di "isolazionismo" in vista delle elezioni presidenziali americane. "Abbiamo sentito voci su entrambe le sponde dell'Atlantico che chiedevano che America ed Europa si separassero: concentrarsi su interessi nazionali miopi anziché su una cooperazione a lungo termine non ci sarà di grande aiuto e l'isolazionismo non manterrà nessuno al sicuro", ha detto ancora.

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