BELGRADO - Dal primo gennaio prossimo la Serbia entrerà a far parte di Sepa (Single European Payment Area), la zona autorizzata ai pagamenti in euro. Lo ha detto il presidente Aleksandar Vucic dopo l'incontro oggi a Bruxelles con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, unitamente agli altri leader dei Balcani occidentali. Citato dai media a Belgrado, Vucic ha sottolineato l'importanza che l'adesione a Sepa avrà "non solo per i pagamenti e le rimesse, ma anche per le nostre imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni". Tema centrale della riunione odierna è stata la prospettiva di accelerazione del processo di integrazione europea dei Paesi della regione alla luce del piano di crescita da 6 miliardi di euro messo a punto dalla commissione Ue. Vucic ha detto che alla Serbia andranno 1,58 miliardi di euro, con l'auspicio che a fine ottobre o ai primi di novembre Belgrado potrà riecevere la prima tranche da 112 milioni, dei quali 32 milioni a titolo di sussidi e 80 milioni sotto forma di crediti a condizioni molto agevolate. L'elargizione delle somme previste per i singoli Paesi dei Balcani occidentali candidati o aspiranti all'adesione alla Ue - Serbia, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Bosnia-Erzegovina e Kosovo - è strettamente legata al progresso e all'attuazione dei programmi di riforme previste ne percorso sulla strada verso l'Unione. Vucic ha ribadito il forte impegno del suo Paese in questo senso, sottolineando che Belgrado punta a una regione dei Balcani occidentali aperta, con frontiere aperte, con una libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali, condizioni basilari queste per l'adesione al mercato europeo unico. Il presidente si è detto al tempo stesso ottimista sulla possibile apertura per la Serbia di nuovi capitoli negoziali entro la fine dell'anno. "Noi lavoriamo per questo". A Bruxelles Vucic ha avuto un incontro separato anche con Oliver Varhelyi, l'ungherese commissario europeo uscente responsabile dell'allargamento (nel nuovo esecutivo è stato designato alla Sanità), il cui incarico dovrebbe essere assunto dalla slovena Marta Kos, stando alle designazioni indicate da von der Leyen. Con Varhelyi, ha detto Vucic, "si è parlato di tutto quello che è stato fatto in questo periodo, insieme al ringraziamento per l'enorme energia e impegno da lui messi in mostra per la soluzione dei problemi". "Abbiamo anche parlato dei piani della nuova commissione Ue, che avrà mandato fino al 2029", ha aggiunto il presidente, che ha informato il commissario uscente sulla critica situazione della popolazione serba in Kosovo, sollecitando un impegno più concreto delle istituzioni europee a difesa dei diritti dei serbi del Kosovo. Un tema questo che Vucic ha detto di voler porre in primo piano negli incontri e interventi che avrà nei prossimi a New York a margine dei lavori dell'Assemblea generale dell'Onu.
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